Le Fiamme Gialle del Comando Compagnia di San Benedetto del Tronto, nel corso di specifici controlli - disposti dal Cap. Silvano MELASECCA e volti alla repressione del consumo in frode di combustibili sottoposti ad accisa agevolata - hanno sorpreso un pescatore sambenedettese, in procinto di utilizzare - per fini privati - oltre cento litri di gasolio, acquistato sfruttando le agevolazioni fiscali riservate agli operatori della pesca.

Alcune categorie di operatori - tra cui, appunto, quelli della pesca - godono infatti di un trattamento fiscale agevolato nell’acquisto dei combustibili, da utilizzare per il funzionamento dei mezzi da lavoro, con l’applicazione di aliquote di accisa particolarmente ridotte.

Tale tipologia di combustibile, pur avendo le stesse caratteristiche organolettiche dei combustibili utilizzati nell’autotrazione, è riconoscibile da una diversa colorazione, che viene data appositamente per distinguerne la natura e, di conseguenza, facilitarne i controlli.

Grazie ai minori costi di acquisto, che possono arrivare fino ad un terzo del costo normalmente applicato alle pompe di erogazione stradale, molto spesso il combustibile agevolato viene indebitamente utilizzato dagli aventi diritto in usi per i quali è prevista un’aliquota maggiore di accisa, come, ad esempio, l’alimentazione degli autoveicoli privati od anche il riscaldamento domestico, evadendo in tal modo le imposte dovute, in violazione all’art. 40 del Decreto Legislativo n. 504/95.

A causa del crescente prezzo del petrolio sui mercati internazionali, che ha determinato un forte rincaro dei prezzi dei combustibili stradali, tale tipo di condotta, in tempi recenti, ha trovato una particolare diffusione, causando ingenti danni all’Erario. La Guardia di Finanza ha quindi rafforzato la vigilanza nello specifico settore, al fine di arginare tale sistema fraudolento, con articolate attività di controllo nei confronti dei beneficiari delle suddette agevolazioni.

Il pescatore, all’atto del controllo, era intento a trasferire presso la propria abitazione, con la propria autovettura, quattro fusti di gasolio agevolato, al fine di utilizzarlo successivamente per fini privati. Lo stesso sarà quindi tenuto al pagamento di una sanzione amministrativa, che può arrivare fino al decuplo dell’imposta evasa, oltre alla confisca del prodotto rinvenuto. Nel caso in cui il quantitativo rinvenuto fosse stato superiore ai cento kilogrammi, in base alla normativa vigente, sarebbero scattate anche delle sanzioni penali, essendo prevista la reclusione da sei mesi a tre anni ed il pagamento di una sanzione amministrativa pari al decuplo dell’imposta evasa, e comunque non inferiore a 7.747 €.