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FINANZIARIA 2005: Accantonato l'emendamento sulle slot nelle sale bingo

| ROMA - Soddisfazione da Cittadinanzattiva per il divieto di slot nelle Sale Bingo. “Ora si apra un Tavolo di lavoro sul settore”

E tre. Ancora un bel nulla di fatto per l’ennesima  proposta di introduzione delle slot machines nelle sale Bingo italiane. Questo l’epilogo , almeno per ora, della assurda vicenda di un provvedimento che pur mancando nel testo di legge di Finanziaria 2005 era invece presente nella relazione tecnica allegata al progetto. Sta di fatto che per la terza volta consecutiva, in sede di approvazione di Finanziaria, la norma che equiparerebbe le sale nazionali a quelli di ogni parte del mondo, è stata accantonata dai senatori della Commissione Bilancio. 

2 mila le macchine istallate entro i primi mesi del prossimo anno e oltre 17 milioni di euro nelle casse dell’Erario: queste in sintesi le previsioni dei tecnici del Ministero delle Finanze. Ma furono i tecnici della Commissione Bilancio della Camera  pochi giorni dopo la pubblicazione del disegno di legge a denunciare la stranezza del caso Bingo.. "Non viene apportata alcuna modifica alle regole del Bingo, - dichiararono i tecnici- il cui regolamento istitutivo prevede espressamente il divieto della installazione dei videogiochi".

L’emendamento, presentato più tardi in sede di V Commissione del Senato grazie soprattutto alla determinazione del Presidente dell’Associazione delle sale Bingo  faceva parte di una serie di proposte all’art 42 oggi in votazione nel corso della seduta che si è aperta alle 9,00. Manlio Contento , Sottosegretario all’Economia , si era detto favorevole ad una revisione della norma sul divieto ad istallare gli apparecchi da gioco. “Occorre muoversi in una prospettiva di equità- aveva dichiarato l’On. Contento solo poche settimane fa-  visto queste macchine possono già essere installate in comuni esercizi commerciali, che non dispongono di un direttore di sala e che non sono tenuti a sostenere i costi fissi della complessa struttura delle sale Bingo». Se, come sembra, si ricorrerà alla fiducia per l’approvazione della Finanziaria 2005, non vi è alcuna possibilità che l’emendamento possa essere ripresentato in Assemblea.

“Siamo soddisfatti della decisione presa dalla Commissione Bilancio del Senato di non introdurre le slot-machine nelle Sale Bingo” ha dichiarato Elio Rosati, di Cittadinanzattiva. “Una dimostrazione della possibilità di far prevalere la politica sugli interessi economici. Per la terza volta consecutiva il Parlamento non ha voluto introdurre una norma che avrebbe aggravato la già difficile situazione di migliaia di cittadini in diverse città italiane e ha deciso di tutelare beni comuni quali la vivibilità, la sicurezza e la tutela dei minori”.

“Chiediamo però chiarezza sui recenti episodi di cronaca sulle presunte infiltrazioni criminali nel settore del gioco, ed in particolare del Bingo,  - continua Rosati - così come segnalato oggi dal Senatore Carlo Vizzini, componente della Commissione Antimafia e responsabile del Dipartimento sicurezza e criminalità di Forza Italia, in seguito agli arresti odierni a Palermo per operazioni di riciclaggio di denaro sporco nelle Sale Bingo”.

Cittadinanzattiva avanza due richieste:

- istituire un Tavolo di lavoro fra organizzazioni di cittadini, comitati civici, parlamentari ed aziende del settore, per stabilire come governare il settore del gioco;

- introdurre, nella normativa che istituisce il gioco del Bingo, il parere vincolante degli Enti locali e dei cittadini per l’apertura delle Sale; la previsione di chiusure anticipate a seconda delle zone di urbanizzazione e la delocalizzazione delle Sale in zone meno abitate.

10/12/2004





        
  



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