Il presidente della provincia Massimo Rossi e l’assessore alle infrastrutture per la mobilità e la viabilità Renzo indicono la conferenza subito dopo la conclusione dell’incontro con la dirigenza dell’Anas nazionale, dell’Anas regionale e della S.a.g.i. (società per l’ambiente, la geologia e l’ingegneria), S.p.e.a. (societa’ di servizi di ingegneria del Gruppo Autostrade), della Consultec e il sindaco del comune di Acquasante Terme.

 

Oggetto della discussione i lavori di ammodernamento della Salaria (strada statale numero quattro) che va da Acquasanta Terme a Trisungo di Arquata del Tronto. L’amministrazione provinciale fa intendere che seguirà con molta attenzione tutto l’iter progettuale e realizzativo dell’intero piano di lavoro in virtù della sua importanza per il territorio piceno.

 

Per i cinque chilometri di strada statale che vanno da Acquasanta Terme alla galleria di Valgarizia (lo spartiacque tra i due enti in questo progetto) sarà interesse della provincia elaborare il progetto che poi sarà realizzato dall’Anas, la quale dovrà progettare e realizzare anche i due chilometri restanti fino a Trisungo.

 

La provincia dovrà sostenere un costo di circa centocinquantamilioni di euro ma molto facilmente subirà degli aumenti in quanto nuove normative europee impongo particolari accorgimenti per la sicurezza stradale come la galleria di fuga ed altro ancora, raggiungendo la cifra di circa quattrocentomilioni di euro.

 

Anche l’Anas vede lievitare il costo del tratto di strada di sua competenza che da una stima iniziale e di cinquantaduemila euro raggiungerà il costo complessivo di novantamila euro.

 

L’amministrazione provinciale vuole fare rientrare l’opera nel patto stato-regioni, quindi l’ente regionale dovrà in un primo momento inserire i costi nel piano triennale delle opere pubbliche e in seguito inserirli nel patto stato-regioni «noi sostenteremo questa azione per poi avere i finanziamenti» dice l’assessore provinciale Offidani.

 

Per la realizzazione del progetto occorre aspettare che gli uffici tecnici della regione marche approvino il progetto sul piano dell’impatto ambientale, quindi i progetti di  fatto sono due, uno del tratto stradale e l’altro in riferimento al Via (Valutazione Impatto Ambientale).

 

La provincia in questo senso ha proposto tre elaborati proprio per far valutare tre soluzioni diverse con costi approssimativamente uguali.

 

La regione di parer suo ha chiesto lo studio di un’altra soluzione indicando l’allungamento del tratto di strada di circa novecento metri (tratto Santa Maria-Paggese), però da una prima analisi fatta dall’assessorato sembri non soddisfare parametri ingegneristici, senza considerare che i costi subirebbero un discreto aumento.

 

Come fa notare il sindaco della città di Acquasanta la soluzione proposta dalla Regione Marche sicuramente non ha un basso indice di impatto ambientale in quanto la strada transiterebbe nelle strette vicinanze se non sopra le sorgenti termali di Acquasanta.

 

«Il sindaco di Acquasanta ci ha dato un grande contributo - spiega Offidani – i tracciati che noi abbiamo proposto, concordati preventivamente con il sindaco e che vede tutti consenzienti, prevedono un impatto ambientale minore».