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Il progetto dell’autodromo in località Cartoceto di Campolungo

Ascoli Piceno | Per Ascoli un’opportunità in termini economici, occupazionali e turistici

di Federico Biondi

La Confcommercio in conferenza stampa parla del progetto “Autodromo” ormai in cassetto da diversi anni. Il direttore della Confcommercio il Dott. Giorgio Fiori sottolinea l’aspetto sindacale dell’iniziativa la quale è un’opportunità per il comprensorio ascolano in riferimento al settore occupazione.
 
Il presidente della Confcommercio Cav. Uff. Benito Calvaresi fa riferimento alla necessita di andare incontro ai circa quattromila iscritti dell’associazione che oggi, un po’ come tutti, soffrono di un mercato in flessione anche a causa dei centri commerciali che comunque non godono di “buona salute”.
 
Il presidente fa riferimento ai vantaggi “dell’industria dei servizi” visto che la provincia di Ascoli Piceno non dispone di risorse minerarie e grandi industrie di trasformazione.
 
Illustra il progetto il presidente dell’Aci provinciale Elio Grandi ricordando lo scomparso presidente dell’Automobile Club d’Italia Emidio Cappelli e lo scomparso assessore Angelini come promotori e ideatori dell’iniziativa.
 
Siamo nel millenovecentonovantasette e l’Aci non ha i soldi, sessantamilioni di lire, per fare lo studio di fattibilità del progetto. Dopo diverse vicissitudini il progetto approda al comune grazie all’intervento dell’imprenditore Ottavi.
 
Il progetto ben articolato dal costo complessivo di circa venticinquemilioni di euro prevede due piste, una da quattromilacinquecento metri e l’altra da duemilacinquecento metri con la possibilità di ospitare circa ottantamila spettatori.
 
Per l’avvocato Di Nicola dell’associazione Ascoli Viva questa è un’occasione da non perdere tenendo conto della crisi economico-produttiva e dell’emergenza occupazione.
 
Presenti alla conferenza il delegato regionale dello Csai (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana) Fabio Peroni e in rappresentanza dello Fmi (Federazione Motociclistica Italiana) Marco Sabatucci. Entrambi ricordano che le piste automobilistiche e motociclistiche più vicine sono a Magione in Umbria, a Bari inoltre la pista di Monza deve essere riconvertita e Misano ha problemi di omologazione.
 
Da qui una nuova pista può essere un’opportunità anche per gare come la formula uno ed altre grandi importanti competizioni nazionali e internazionali. Una circuito moderno può attirare case automobilistiche per collaudi e test su pista, inoltre può essere usato a scopo didattico per le scuole, per corsi di guida sicura ed altro ancora.
 
Piste lontane con liste di attesa molto lunga per gli oltre seicento appassionati dei motori non è l’unico motivo per cui si pensa che l’autodromo è una cosa giusta da fare, ma anche per l’indotto che esso genera e soprattutto per la capacità di creare le condizioni determinanti per lo sviluppo competitivo del territorio piceno.
 
Questo è uno dei motivi per cui il segretario della Cisl Antonio Angelini crede nel progetto, «sviluppo competitivo sulla qualità del territorio e dei servizi che può erogare – aggiunge – la crisi industriale nel nostro territorio ha delle eccezioni tra cui due aziende automobilistiche».
 
Le due aziende tirate in causa sono l’Atr Group e la Picchio riconosciute a livello nazionale e internazionale come due industrie serie affidabili in un settore come quello automobilistico di natura orientato allo sviluppo tecnologico, alla ricerca e alla qualificazione degli addetti per uno crescita complessiva dell’azienda.
 
«Se non la facciamo noi – dice il presidente dell’Aci – la fanno i fermani o gli abruzzesi». Il progetto pare si realizzerà da qualche parte e per i presenti è meglio che si realizzi nell’ascolano. Se non accadesse ciò l’assessore Giulio Natali e il segretario provinciale della Cisl Antonio Angelini sono concordi che chi deciderà, dovrà assumersi la responsabilità dell’occasione mancata.
 
«Non è un progetto per la sola città di Ascoli Piceno ma per tutta la nuova provincia Picena» dice Natali. L’assessore auspica un approfondimento soprattutto in consiglio comunale, per una discussione di quella che è un’azione di strategia economico-politica.
 
Una discussione allargata agli imprenditori, ai cittadini e alla classe politica ascolana per affrontare sinergicamente i problemi che attanagliano il nostro territorio.
 
Per l’assessore sembra quasi che la pratica, ferma ancora in comune da marzo duemilatre, vuole per un silenzio assenso allontanare un imprenditore, in senso lato un investitore, che vuole investire nel territorio con un progetto unico e innovativo.
 
Il circuito automobilistico sarà realizzato nel rispetto delle norme ambientali e con regolare bando di gara, inoltre i regolamenti automobilistici per le autovetture sportive hanno dei limiti per quanto riguarda l’acustica (il rumore delle autovetture) e prenderà corpo in località Cartoceto di Campolungo nei pressi della discarica.

24/11/2004





        
  



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