Il collettivo studentesco Askatasuna (che significa libertà nella lingua basca) ha organizzato la manifestazione unica nelle Marche, aderendo all’appello delle cinquanta organizzazioni studentesche di tutto il mondo nata a Bombay in occasione del forum sociale mondiale.

 

L’oggetto della manifestazione è la rivendicazione e il diritto allo studio e l’opposizione alle varie leggi repressive che sono state approvate nel mondo e in Italia dopo i tragici eventi dell’undici settembre duemilauno, con la scusa della lotta al terrorismo.

 

Tutto ciò secondo il collettivo studentesco ha portato alla riduzione degli spazi di parola e alla riduzione della possibilità di azione politica, in particolare in Italia contro la riforma del Ministro alla Pubblica Istruzione Letizia Moratti e contro l’intervento militare in Iraq del Governo Berlusconi.

 

“Questo si scrive all’interno della corrente repressiva mondiale che sia all’interno sia all’esterno continua ad opprimere e a negare i diritti delle classi popolari e a tutte le persone che si oppongono al sistema economico e sociale vigente”.

 

I ragazzi sono convinti che è possibile un’alternativa a tutto ciò, ma occorre costruirla quotidianamente con la lotta e quindi anche ad Ascoli con una proposta che sia di cambiamento radicale.

 

Alla domanda, “la parola lotta non è anacronistica?” i ragazzi rispondo che finché ci saranno delle ingiustizie e delle misure che vanno contro la maggioranza della popolazione italiana e mondiale “pensiamo che valga la pena di lottare nei contesti che sono più efficaci e utili, per riguadagnare i nostri diritti”.