“Lea Ferranti è la più grande poetessa ascolana” dice Maria Pia Beani. La poetessa scomparsa nel duemilatre ha lasciato molte opere ma difficilmente reperibili, solo dopo un lungo lavoro di ricerca sono state recuperate e le sue liriche stampate in un unico volume, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.

 

La raccolta intitolata “La luna sul balcone” sarà presentata da Antonio D’Isidoro venerdì diciannove novembre presso l’Auditorium di Via del Cassero e per l’occasione saranno lette, da Monica Salinelli e Gian Giacomo Lattanzi, alcune poesie tratte dal libro.  

 

Maria Pia Beani racconta che “Lea” era una donna speciale che ha vissuto per la poesia.

 

La Beani ha il ricordo di una donna molto sensibile, dall’animo tenero e molto attenta ai problemi della vita. Le sue poesie parlano dell’amore, di Ascoli Piceno, dei luoghi a lei cari, ma anche del dolore, della morte.

 

“Sono tutte poesie intense, in cui ci sono immagini forti, molto particolari. Lea era una poetessa di natura e vocazione”. Il padre di Lea Ferranti era scultore, la madre pianista, la sorella compositrice e il fratello pittore, “una famiglia straordinaria” esclama la Signora Maria Pia.

 

Finita la presentazione il volume sarà reperibile previa offerta di cinque euro da devolvere allo Iom, Istituto Oncologico Marchigiano, secondo il volere della poetessa.