La conferenza dei servizi relativa all’Accordo di Programma in variante al Piano Regolatore promossa dal comune di Ascoli Piceno in località “ex Poligono di Tirassegno” è molto importante in quanto si decide in modo immediato, eventuali interventi urbanistici.

 

Le associazioni sono state allontanate dalla sala dove si svolgeva la conferenza, “ se non sei autorizzato ad essere presente durante lo svolgimento della conferenza – dice Gaetano Rinaldi presidente dell’associazione Italia Nostra – significa che il potere riconosciuto dalla legge ai rappresentanti di interessi diffusi (associazioni cittadine) è nullo”.

 

Nei prossimi giorni le associazioni cittadine, Lega Ambiente, Italia Nostra, Cittadinanza Attiva, Ascoli Nostra si recheranno dal difensore civico per verificare se possono partecipare alle conferenze di servizio e se l’amministrazione comunale può allontanarli dalla seduta.

 

Citando la legge 241 del ‘90 e in particolare l’articolo 9, L’ingegnere Alberto Franco in rappresentanza dell’associazione Cittadinanza Attiva ha tentato di trovare un accordo per rimanere ad assistere alla seduta “Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento”.

 

“Non va bene il metodo che si sta attuando - dice l’ingegnere Franco – noi siamo per la trasparenza e la partecipazione. L’amministrazione comunale ha adottato l’Agenda 21 la quale è per lo sviluppo sostenibile della città con la partecipazione democratica di tutti i cittadini singoli o associati, ma poi fa tutto il contrario”.

 

Tutte le associazioni sono concordi nel sistemare in modo adeguato l’area dell’ex Tiro a Segno ma non sicuramente con questo tipo di progetto. E’ d’accordo anche Massimo Martelli dell’Ascoli Social Forum impegnato a distribuire volantini informativi all’ingresso di Palazzo dei Capitani.

 

“Dicono che è una zona abbandonata a se stessa, ma spetta all’amministrazione comunale dare quel minimo di manutenzione – dice Massimo Martelli – noi abbiamo raccolto più di mille firme a dimostrazione che c’è volontà e buon senso civico dei cittadini, per far rimanere così come è questa parte della città”.

 

Gaetano Rinaldi ricorda una vecchia proposta “se l’amministrazione comunale non ha i soldi per intervenire facciamo una sottoscrizione dove le associazioni cittadine saranno le prime a contribuire per tutelare un bene pubblico ricco di testimonianze storiche – e aggiunge – Ascoli Piceno deve essere dichiarata città dell’umanità (Unisco) e quindi va tutelata in tutti i suoi ambienti”.

 

Rinaldi consiglia vivamente di non commettere l’errore che fu fatto al giardino Luciani con la costruzione di immondi palazzi (rompendo la continuità architettonica medioevale della città), che non permettono più la visione del Battistero e della cupola del Duomo”.