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Intervista a Leo Bollettini presidente del Coico di San Benedetto del Tronto

San Benedetto del Tronto | Abbiamo incontrato Leo Bollettini prima della sua partenza per la Romania e la Bulgaria dove ha partecipato ad una serie di incontri con istituzioni e operatori locali previsti nell’ambito del progetto INCLUD.

di Maria Teresa Antonelli

Abbiamo incontrato Leo Bollettini, presidente del Coico del Distretto Agro Industriale di San
Benedetto del Tronto, prima della sua partenza per la Romania e  la Bulgaria dove  ha partecipato ad una serie di incontri con istituzioni e operatori locali previsti nell’ambito del progetto INCLUD.
 
Quali le prospettive di questo viaggio?
Il viaggio serve per entrare nel sistema interdistrettuale e sovra nazionale, per avere maggiori contatti fra le aree specializzate nel settore. La delegazione di cui farò parte, avrà contatti solo con quei distretti con le nostre stesse caratteristiche. La missione economica rientra nelle modalità previste dal Programma Comunitario Interreg per favorire  lo sviluppo economico e la coesione sociale,  generare nei paesi candidati una rete di rapporto e di scambio di informazioni che costituisce la fase per lo sviluppo delle PMI, instaurare una rete sovra nazionale di cooperazione tra le imprese degli stati membri (EU e non). Nello specifico, il progetto “Industrial Cluster Developement”si basa sull'idea che il modello "cluster" – distretti -  sia un fattore di stimolo alla innovazione per i sistemi di PMI.

InCluD si propone di estendere questo modello a selezionate regioni non appartenenti  ancora all'Unione Europea che abbiano livelli di sviluppo, caratteristiche socio-economiche e istituzionali-organizzative tali da essere coinvolte in clusters, cioè in distretti industriali.
Il progetto (a cui partecipano oltre la regione Marche, le Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Venezia Giulia, nonché istituzioni dei Paesi  dell’area danubiana) è mirato a fornire una descrizione delle condizioni e delle potenzialità dei paesi dell'Est selezionati, identificando le politiche esistenti e potenziali a favore delle PMI. L'obiettivo è quello di sviluppare e suggerire come gli enti pubblici territoriali possano attivare azioni specifiche per generare e sostenere un ambiente competitivo già sperimentato con successo in Italia.
In altre parole, viene proposto  il modello sambenedettese del distretto agro industriale, di cui lei presiede il COICO, cioè il Comitato di Indirizzo e Coordinamento.  Di che cosa si tratta?
La funzione istituzionale del COICO è quella di essere l’unico tavolo di concertazione a carattere sovranazionale e interprofessionale del settore agro – ittico -industriale. Il distretto di San Benedetto del Tronto, secondo la delimitazione stabilita dalla Regione, comprende 26 Comuni, per una superficie complessiva di 341 Kmq, che corrisponde al 23% dell’intera Provincia di Ascoli Piceno e il 5% della superficie regionale.
In sostanza noi abbiamo il tavolo attraverso il quale si raccolgono pareri, si tende a studiare il territorio affinché possa avere delle direttive e coordinarle in modo che ci sia sinergia tra le varie organizzazioni, e nello stesso tempo, un rafforzamento delle attività progettuali ed interventi di valenza distrettuale e di promozione dell’animazione territoriale, da attuarsi tramite la formulazione alla Regione o alla Provincia, di proposte progettuali, in diretta interlocuzione con le parti sociali, le organizzazioni di categoria, gli enti locali e le altre componenti dell’economia dei territori interessati (Università, Istituti di Credito, Enti pubblici, ecc.). Obiettivo principale del COICO,  è il sostegno e lo sviluppo del distretto attraverso proposte imperniate sui settori che caratterizzano l’economia del territorio interessato,  con particolare riguardo nei processi evolutivi di crescita, nella formazione, per rendere la gestione manageriale compatibile con l’esigenza di operare in uno scenario tecnologico e di mercato sempre più complesso ed in continua evoluzione.
 
Un obiettivo ambizioso per un territorio le cui prospettive di sviluppo sono legate alle effettive capacità del tessuto imprenditoriale locale della filiera agroalimentare  che ancora oggi deve rimuovere le tante debolezze che la caratterizzano.
In questa fase abbiamo dimostrato di avere una grande capacità di adattamento alle situazioni che non sono facili, perché abbiamo una crisi del sistema ortofrutticolo, sia fresco che surgelato.  E ci sono problemi nella produzione ittica. Siamo molto attenti a quello che sta succedendo. Segnaliamo da tempo agli organi competenti che la situazione non è facile, e comunque si sa ormai che è necessario fare degli interventi mirati proprio per questa area. Il settore che ultimamente sembra andare meglio, il vitivinicolo (ben strutturato dagli associativi della Vinea,) si sta organizzando affinché il territorio non subisca danni da riduzioni di consumi, che mi sembra il settore nel quale si siano più evidenziati problemi negli ultimi tempi, visto anche la promozione negativa che viene fatta quando si parla di forti incrementi subiti dai consumi procapiti, che se fossero ben analizzati, non sarebbero tutti imputabili al comparto.

Ma purtroppo la televisione continua a tempestare il consumatore con messaggi fuorvianti. Il vitivinicolo è molto cresciuto nel nostro territorio, sono 22 i comuni che insieme faranno un Marchio d’Area con buone possibilità per dare, se ben organizzato, uno stimolo a tutta l’area. Stiamo cercando di allargare anche l’area distrettuale, facendo sì che possa comprendere anche Grottammare, Cupra Marittima, Monteprandone, Campofilone (e perché no, Ascoli Piceno) che riteniamo Comuni necessari per il miglioramento e l’allargamento di una maggiore offerta dei prodotti agroalimentari anche tipici.
Con la Provincia c’è una perfetta sintonia con tutti i progetti che abbiamo in mente per il rilancio dei settori (sia con il presidente Rossi che con l’assessore Avelio Marini.) Per la formazione c’è già stato un incontro interessante indetto dal vicepresidente Mandozzi. C’è un maggiore coinvolgimento della Camera di Commercio  tramite la presenza del vicepresidente Marcozzi. Abbiamo fissato per il 19 novembre un incontro con il presidente della Camera di Commercio e il comitato esecutivo del COICO, e con altri rappresentanti, per creare una serie di eventi che potranno aiutare le aziende ad entrare nel mercato europeo.
 
C’è positività ed ottimismo nelle parole di Leo Bollettini: ottimismo e vitalità finalizzati a coniugare sforzi e risorse verso esiti costitutivi di un sistema istituzionale, sociale, economico più coeso e competitivo per “animare il territorio e trasformare i luoghi del bere e del mangiare, nei luoghi del piacere e dello stare insieme”.

14/11/2004





        
  



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