Centinaia di bambini con le loro maestre, studenti, uomini e donne si sono ritrovati ieri in Piazza Arringo per rispondere all’invito di accendere una luce di speranza e non rimanere indifferenti, distratti, di fronte alla tragedia di Beslan di un mese fa ed a tutte le altre che riguardano i piccoli nel mondo.

 

Il corteo ha sfilato ha sfilato per la vie cittadine per riaffermare “in silenzio” il valore della pace e dell’inviolabilità dei bambini, vittime innocenti della guerra e del terrorismo.

Un’iniziativa spontanea, nata dall’esigenza profonda di persone convinte della necessità di riaffermare con forza il tabù della sacralità dell’infanzia, che è stata premiata dalla partecipazione convinta di adulti e bambini.

 

Decine di striscioni portati da ragazzi e bambini ricordavano i loro coetanei vittime delle guerre e del terrorismo nelle aree calde del mondo, da Beslan alla Cecenia, da Bagdad a Kabul, da Israele alla Palestina; nell’ultimo era scritto soltanto: I bambini.

 

Il corteo si è mosso verso piazza del Popolo dove gli striscioni sono stati disposti a terra e tutti si sono raccolti intorno in cerchio per un ultimo silenzioso raccoglimento sciolto da un lungo caldo applauso di partecipazione e di speranza.