In un panorama in cui le collaborazioni coordinate e continuative sembrano destinate a scomparire, la ASL n.13 (ora zona territoriale) non manca ancora una volta di dimostrare la propria “originalità”. E lo fa rinnovando l’incarico a due figure finora assorbite nell’organico aziendale proprio attraverso il ricorso “last minute” a due co.co.co.

Per l’ing. Maresca a nulla sono valse le richieste del direttore generale dell’ASUR, Antonio Aprile, (l’ultima datata 14 luglio 2004) di evitare la modifica dell’assetto organizzativo nelle aree professionale, tecnica e amministrativa, con espresso invito a rescindere i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, alla luce anche del fatto che tali collaborazioni comportano un notevole incremento dei costi del sistema. 

Il tutto con l’assoluto divieto, in questi casi, a procedere al rinnovo contrattuale. 

Il rinnovo degli incarichi in questione, avvenuto lo scorso 8 settembre, va a cozzare non solo con le direttive emanate da Antonio Aprile, ma si pone in evidente contrasto anche con la regolamentazione di questi ambiti professionali voluta dalla legge Biagi. La riforma  prevede infatti per le collaborazioni coordinate e continuative una decisa svolta nell’ottica di aumentare i livelli di trasparenza e di chiarezza nelle prestazioni reciproche e le connesse garanzie, onde evitare le forme di snaturamento che si sono, troppo spesso, verificate. Ed è noto che dovranno essere ricondotti, dove possibile, a “contratti a progetto”, in cui l’autonomia del collaboratore sarà subordinata alla realizzazione di un ben preciso programma.

In che modo e tenendo conto di quali criteri si è potuto reiterare, nella zona territoriale 13, questo tipo di  incarichi in evidente contrasto con le logiche  di risparmio e contenimento della spesa che sono state la ragione prima della riforma del sistema sanitario regionale ?

La ASL n.13  e l’Ing. Maresca godono di uno status speciale che consente il reclutamento straordinario di personale amministrativo in barba alle regole ?

Sono queste le domande che ho posto al Presidente della Giunta D’Ambrosio attraverso una specifica interrogazione sul caso dei due co.co.co.

Non è possibile che mentre la scure della regione si abbatte su reparti e posti letto, si continui uno sperpero di denaro pubblico continuando a chiedere ai cittadini sacrifici e  rinunce .

Che la Regione si muova oppure dovrà essere la Corte dei Conti a farlo

*cons. reg.le AN