La ripresa dell’attività politica impone alcune riflessioni soprattutto in merito alle  prossime elezioni Regionali visto che sono rimasti solo otto mesi per il rinnovo del consiglio regionale e del presidente della giunta regionale. Le cronache di questi giorni anche se con notizie non suffragate da decisioni prese indicano già il candidato presidente per l’uno e l’altro schieramento quando ancora non si sa quale sarà la legge elettorale che regolamenterà le prossime elezioni regionali.

 

Nel ribadire come “Italia dei valori”  la nostra ferma condanna al voto trasversale che è avvenuto in occasione della prima lettura dello statuto, e preoccupati che non si ripeta in seconda lettura ma soprattutto che non accada nell’occasione della approvazione della legge elettorale che noi, come pure espresso da diversi partiti del centro sinistra auspichiamo in senso proporzionale puro, (proporzionale relativamente al calcolo dell’assegnazione dei seggi) facciamo alcune riflessioni quale contributo alle altre forze politiche del centro sinistra.

 

E’ giusto e opportuno cambiare la legge elettorale a otto mesi dal rinnovo del consiglio regionale visto che  siamo già  in campagna elettorale?

 

Se il prossimo anno il governo nazionale  guidato dalle destre ci proponesse un cambiamento della legge elettorale a otto mesi dal suo rinnovo cosa direbbe  il  centrosinistra?

 

L’eliminazione del listino, previsto dalla legge come premio di maggioranza, non creerà a tutti i partiti  ulteriori problemi di rappresentanza?

 

La nostra proposta è quella di lasciare l’attuale legge elettorale proprio perché i cittadini  potrebbero leggere la modifica come un’ulteriore confusione che potrebbe essere aggravata da atti e comportamenti trasversali  che violerebbero il   principio  della pluralità delle rappresentanze.

 

L’eliminazione del listino, considerato appunto quale premio di maggioranza, e l’eventuale proposta di legge che non vada verso la soluzione del proporzionale puro mette in serio pericolo la pluralità democratica, ma siamo convinti metterebbe in seria difficoltà anche lo stesso schieramento del centrosinistra.

 

Azzardiamo una proposta proprio per ridare l’autonomia politica ai partiti e  per dare la possibilità di rappresentanza attraverso una parte delle  forze e  le energie  migliori messe a disposizione dai rispettivi partiti nella loro più ampia autonomia.

 

Se verrà eliminato definitivamente il listino, per il quale concorreva tutta la coalizione nell’indicare i rispettivi  rappresentanti , si può sostituire lo stesso attraverso l’inserimento del capolista (al quale andranno assegnati tutti i voti di partito non preferenziati)  che potrebbe essere unico regionale. I partiti sono chiamati ad indicare  in quale collegio lo stesso dovrà esse inserito, oppure stabilire il capolista in ogni collegio provinciale. Ovviamente a questo punto la legge elettorale  dovrà prevedere che le  rappresentanze amministrative  dovranno essere  calcolate con il metodo  del proporzionale puro.

 

* coordinatore regionale "Italia dei valori"