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“Operazione free” molte persone indagate tra cui anche degli italiani

Ascoli Piceno | Lamparelli: “Riteniamo di averle liberate. Le donne sono troppo spaventate non diranno niente ma noi...”

di Federico Biondi

Svolta una lunga e difficile operazione della Polizia di Stato nel territorio Piceno. La 1^ sezione della squadra mobile della questura di Stato di Ascoli Piceno, martedì 3 agosto, con un blitz in due appartamenti a Villa Rosa di Martinsicuro, ha tratto in arresto Duli Eugen di 30 anni, Karaj Durin di 31 anni, Myrtezaj Mikel di 30 anni e Nicolia Robert di 39 anni.
 
Un blitz impegnativo sia per i soggetti sia per la modalità. Infatti è stato necessario abbattere le porte nei due appartamenti per realizzare i fermi e uno dei malviventi (Karaj Durin) si è calato dal balcone per sfuggire alla cattura, che è avvenuta grazie all’intervento del personale di Polizia che aveva precedentemente circondato lo stabile.
 
Villa Rosa di Martinsicuro era stata scelta come base logistica da questo gruppo criminale, ma le loro attività venivano svolte esclusivamente nell’Ascolano, prevalentemente a Porto Sant’Elpidio e nella zona di Castel di Lama (lungo la strada Bonifica nelle zone che dividono la Provincia di Ascoli e la Provincia di Teramo).
 
“Un gruppo criminale scaltro, evitavano i controlli delle forze dell’ordine cambiando giornalmente le zone dove le donne erano obbligate a prostituirsi”.
 
Il gruppo criminale è composto sicuramente da altre persone e la polizia di Stato sta svolgendo ulteriori indagini. Le ricerche partite più di due mesi fa dalla sezione criminalità organizzata di Ascoli Piceno è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Fermo in particolare dalla dottoressa Giuliana Basilli.
 
Un’indagine condotta con sistemi tradizionali: controlli in strada, identificazione delle giovani donne e dal loro pedinamento. Con questa modalità il commissariato di Fermo, la squadra mobile di Ascoli Piceno e il commissariato di Civitanova Marche sono riusciti ad arrivare ad uno dei componenti della banda, Duli Eugen.
 
Da questi pedinamenti e osservazioni si è giunti all’attività dell’organizzazione. Le ricerche effettuate con intercettazioni telefoniche, a carico di Duli Eugen, hanno condotto al resto del gruppo criminale. Inoltre, le intercettazioni telefoniche hanno evidenziato la modalità di sfruttamento delle donne.
 
Le donne venivano reclutate dalla Romania, Albania, Spagna, Francia e Slovacchia da altri criminali, così emerge una complessa e capillare organizzazione di gruppo.
 
Dall’Albania oltre alle donne arrivavano i documenti. Tra di loro solo Duli Eugen aveva un permesso di soggiorno rilasciato dalla questura di Verona, gli altri erano in possesso di documenti falsi o documenti rilasciati dalle autorità greche.
 
“Controllavano le donne con la forza e la violenza”.
 
Le donne segregate, erano vittime di forti minacce che si facevano sempre più frequenti e sempre più dure. Una volta avviate le indagini e chiarito come il gruppo operava, le forze di Polizia lo hanno braccato e non è stato tratto in arresto ma sottoposto ad un fermo di indiziato di delitto.
 
I reati contestati sono sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione anche minorile (nell’appartamento è stata individuata una minorenne di origine rumena) e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
 
Grazie agli elementi probatori raccolti: documenti falsi, grosse quantità di denaro, due basi logistiche e collegamenti malavitosi extra nazionali, il reato acquisterà una diversa connotazione. Nel blitz la Polizia ha individuato quattro donne di cui una minorenne, in più all’interno dell’abitazione era presente un Albanese in possesso di documenti greci falsi.
 
Questo soggetto a differenza degli altri è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Teramo per il reato di falsità materiale e uso d’atto falso. “Noi riteniamo che le donne coinvolte siano molte di più e che venissero affidate, se richieste, ad altri gruppi che le sfruttavano in un’altre località” conclude Fausto Lamparelli vice Questore aggiunto, Questura di Ascoli Piceno.

06/08/2004





        
  



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