Il partito di coloro che voteranno "anything but Martinelli", disposti cioè a votare per qualsiasi cosa purché sia contro Martinelli, è numeroso e rappre-senterà nella prossima tornata elettorale anticipata, l'elemento che influenzerà maggiormente l'esito delle consultazioni amministrative.
Fu lo stesso sentimento popolare che determinò la sconfitta del centrosini-stra nel 2001, solo che all'epoca il partito era quello: "anything but Perazzoli".

Il problema urbanistico è in entrambe i casi al centro della contesa, solo che Perazzoli gestiva tutto da sé, mentre ora a gestire l'assetto del territorio è il binomio Martinelli-Sestri; due amministratori legati indissolubilmente come le facce di una stessa medaglia.

Quale il problema? Determinare se trattasi di mefitico contratto faustiano che tiene legato i due o di quell'atto che, "in humano modo", prelude alla gene-razione,  non della prole e con il quale gli sposi "fiunt una caro" (divengono una carne sola), ma di una variante generale al piano regolatore che sia degna di S. Benedetto Tr. e dei territori limitrofi e che sia confacente alle esigenze di tutti i suoi abitanti e non solo di questo o di quel gruppo di costruttori.

Impresa ardua? Vero. Ma non impossibile se a gestire l'operazione sarà un gruppo di uomini e donne di buona volontà che opereranno umilmente e alla luce del sole. Quel che è certo è che tutto sarà rinviato al dopo Martinelli e alla prossima amministrazione comunale; molto probabilmente di centrosinistra.