“Se unu è sbummunitu se pò magnà pure tutto, anche la pignoletta de la colla.” Il significato preciso del detto lo potete trovare nel glossario del sito internet www.ilcappellodipaglia.it sito dell’omonima manifestazione promossa dalla Pro Loco Montappone, dal Comune di Montappone e numerose aziende del distretto, che prenderà il via tra pochi giorni sabato 24.

 

Sempre nel sito internet è possibile reperire informazioni e prenotare la “Cena all’aperto sul tramonto dei Sibilini” con lo magnà de ‘naota accompagnato da stornelli e musiche tradizionali.

 

Dal menù: Per “Smoe l'appititu” c’è Lo pà co la Minduccia e la Coratella d'Agnellu cò l'oe. Per primo, “Lu primu ma manco l'utumu” Vincisgrassi dé 'naota o Li' Tagliuli' cò la Papara. “Lu secondu con lu contornu” Vistecche d'Agnellu o Lu Frecandò, Patate Fritte o Pummidori Paccati.

Infine “Lu dolce dé 'na ota” Ciammellottu cò lo vi' cotto, Caffè su lu' Vroccu co lo Mistrà de casa
Menù Completo 25 euro. Per informazioni e prenotazioni 333 82 58 462.

 

Sempre nella serata di sabato alle 23,00 lo spettacolo di teatro di strada de “La Compagnia dei Folli” con trampolisti, saltimbanchi e piccoli fuochi.

 

Per chi non trovasse posto la sera di sabato a cena ma volesse vivere lo stesso il fascino della vigilia dell’evento nel borgo antico di Montappone troverà dell’ottimo vino cotto (che non si deve confondere con il vin brulè, anche perché il vino cotto si serve freddo. Il “vì cotto” viene bollito per quasi una giornata intera in marmitte di rame e poi viene messo dentro delle botti di legno che contengono il vino degli anni precedenti. Le botti sono rimboccate dunque con il vino nuovo ma dentro hanno un fondo fatto dai vini delle passate stagioni.

 

Così il vino nuovo si mescola al vecchio (madre?). Alcune botti hanno anche cent’anni e se per sbaglio o ingordigia venissero svuotate completamente il loro valore si perderebbe. Durante la festa si potrà vedere come funziona la preparazione del vino cotto. Oltre al vino cotto ci si potrà ristorare con dell’ottimo “vì bianco”, “vì ruscio”) e “li caciù co’ la fava”, una sorta di frappa piegata in due con dentro una pasta di fava e altre prelibatezze preparate per l’occasione spolverando le ricette della cucina di una volta.

 

Tutto pronto dunque per “IL CAPPELLO DI PAGLIA” che aprirà ufficialmente i battenti sabato 24 con il primo “Forum Internazionale delle città del Cappello di Paglia” a cui parteciperanno i comuni italiani che rappresentano la tradizione del cappello di paglia: Montappone (AP), Signa (FI), Monghidoro (BO), Marostica (VI), Carpi (MO), Monza, con presenze anche da Spagna, Francia, Sizzera e Austria, e che sarà quest’anno anche evento mediatico dato l’ampio risalto che la stampa nazionale gli ha dato e la partecipazione alla manifestazione delle telecamere di “Geo & Geo” che nei giorni della manifestazione gireranno un servizio di 15 minuti che andrà in onda a settembre e quelle di Uno mattina che sarà a Montappone domenica 25 per un ampio servzio sulla manifestazione.

 

Per ulteriori informazioni: www.ilcappellodipaglia.it