“Giovedì prossimo avrò la risposta da parte di alcuni imprenditori sulla nostra proposta di cessione della Samb. Non mi interessa chi siano, l’importante è che tirino fuori i soldi. Nel caso in cui siamo costretti a proseguire con la Samb, allestiremo una squadra di ragazzini perché San Benedetto questo si merita. Facevamo le cose sul serio e ci trattavano male, e questa sarà la conseguenza del comportamento avuto nei nostri confronti”.

 

La pesante dichiarazione di Alessandro Gaucci, rilasciata ieri sera a Milano, è rimbalzata a San Benedetto e ha fatto il giro della tifoseria che, rimasta fino ad ora intorpidita dalle complesse vicende della famiglia Gaucci inerenti il Napoli ed il Perugia, comincia ad interrogarsi con parecchia preoccupazione sul futuro della Samb. Le parole di Alessandro Gaucci dimostrano ancora una volta che non c’è più la voglia di continuare a gestire la società rossoblù. E, senza fare tanti giri di parole, è da diverso tempo che la famiglia Gaucci trascina stancamente la sua avventura in Riviera.

 

Anche se Luciano Gaucci, durante il campionato appena terminato, ha cercato di mettere le classiche pezze per cercare di mantenere la calma in una tifoseria che lo aveva apertamente contestato, è dall’estate 2003, e precisamente dal braccio di ferro con l’amministrazione comunale, che le cose non vanno verso la stessa direzione, così come, invece, era avvenuto precedentemente con straordinari risultati.

 

Troppe scelte sbagliate e una programmazione, quella della passata stagione, confusionaria e senza precise idee. La clamorosa mossa di privare la squadra rossoblù, in un momento topico della stagione, dei due attaccanti, Scandurra e Zerbini, che con i loro gol avevano permesso l’ingresso nei playoff, e un mercato di gennaio contrassegnato da acquisti molto discutibili (ad eccezione di Borneo, sono stati portati a San Benedetto giocatori mai impiegati nelle squadre da dove provenivano oppure venivano da infortuni). Sono solo alcune delle numerose pecche che hanno contrassegnato il deludente passato campionato. E poi il modo in cui sono stati ceduti, in questi giorni, Borneo e Cottini, che potevano rappresentare due ottimi puntelli per la prossima stagione: praticamente regalati alla Reggiana.

 

Sono tutti segnali per un inevitabile addio, con Gaucci jr. che fa capire perfettamente che il matrimonio con la Samb è bello che consumato, ma era forse più elegante risparmiarsi quella dose di veleno gettato addosso all’ambiente rossoblù. Se questo è l’atteggiamento, è meglio per tutti che la Samb cambi timone. Tenendo sempre bene in mente ciò che di positivo è riuscito a fare la famiglia Gaucci a San Benedetto, ma ora ognuno per la propria strada. I tifosi rossoblù hanno la loro dignità e non va assolutamente calpestata.

 

La prossima settimana, quindi, se ne saprà finalmente di più sul futuro del club rossoblù. Da chi attende la risposta, per giovedì, Gaucci jr? Saranno gli imprenditori amici di Pieroni, che porterebbero Andrea Iaconi come diesse, la cordata umbra oppure quella abruzzese capeggiata da Lino D’Eugenio?