Come spesso avviene nei periodi elettorali al solo scopo di raccogliere consensi, si interviene su materie complesse e delicate senza dimostrare adeguata conoscenza.

La lettera pervenuta a tutti i cacciatori della nostra provincia, da parte del candidato del centro destra Gianluigi Scaltritti, ha il sapore di una superficiale e fuorviante ingerenza su questioni sulle quali si sta lavorando da tempo, con buoni risultati, in armonia con gli Enti Locali da parte della associazioni venatorie, agricole, ambientaliste.

Il piano faunistico provinciale, condiviso da tutte le suddette componenti, è il risultato di questo positivo lavoro, non a caso approvato per primo in tutta la regione. Con esso si da modo agli ambiti territoriali di caccia di operare con efficacia per la crescita del patrimonio ambientale e venatorio.  La sua applicazione è un compito sul quale siamo impegnati costruttivamente.

Criticare in modo aprioristico il lavoro svolto, sollevando questioni che nulla hanno a che vedere con le competenze provinciali, come le nomine ministeriali o le norme di attinenza parlamentare, appare pertanto inutile.

Pertanto una serie di questioni condivisibili contenute nella nota del solerte candidato, qualora fossero state poste in modo serio e non strumentale, sarebbero già state risolte dal Governo, in carica da ben tre anni, della cui maggioranza lo stesso candidato è espressione.

*Presidente Provinciale Arci Caccia