Versante "biblioteche d'istituto": da oggi l'Istituto Tecnico Commerciale "Capriotti" di San Benedetto (meglio e più universalmente noto come "la ragioneria") esce dal limbo e si pone all'avanguardia almeno in ambito provinciale, dopo l'inaugurazione della sua nuova biblioteca. I locali del piano "seminterrato" della scuola (una delle più frequentate in città) sono stati arredati comme il faut, dopo l'annosa opera di acquisizione dei libri da parte di figure isolate che hanno svolto un lavoro più che meritorio (evitiamo l'uso del termine "eroico"): professori, personale non docente della scuola (in primis il segretario Ernesto Spina) ed altri ancora.

Il progetto era partito addirittura nel 1983 e solo nel '99 aveva ricevuto un'accelerazione per l'interessamento della Provincia di Ascoli. Oggi, giovedì 13 novembre, il taglio del nastro da parte dell'assessore alla cultura del Comune di San Benedetto Bruno Gabrielli: ad inaugurare, in realtà, sia la nuova biblioteca con i suoi 13 mila volumi, 4 computer, ognuno con stampante, collegati ad internet, sia la mostra di pittura del prof. Edoardo Vecchiola, docente di inglese nella stessa scuola e una passione per l'arte portata ad alti livelli (nello stile della "macchia") grazie agli insegnamenti di Armando Marchegiani, celebrato artista e zio del nostro.

Ma da oggi la nuova biblioteca conta un volume in più, recato in dono dall'assessore Gabrielli: un prezioso esemplare, tirato a mano in sole 75 copie numerate, su carta pregiata, del libro curato da Marco Marchi intitolato "Ascoltando le cicale", una raccolta di stampe dell'artista Pietro Tarasco (Stamperia del Comune di San Benedetto del Tronto, ivi, 1995).

Gli onori di casa sono stati fatti dalla sociologa della scuola, Giuditta Castelli, presso l'auditorium che pure è annesso alla biblioteca. La piccola cerimonia è avvenuta alla presenza di una rappresentativa di un liceo di Caltanisetta, accompagnata dal prof. Giuseppe Cerace.

E naturalmente ha portato il suo saluto il vice preside dell'Istituto, prof. Luigi Capacchietti (assente con giustificazione il preside D'Onofrio), che ha recato anche un messaggio di vivo apprezzamento per l'iniziativa da parte del provveditore agli studi di Ascoli Piceno, prof. Romualdo Discenza. Dopo aver ricordato le tappe della costituzione di questa struttura, Capacchietti ne ha sottolineato l'importanza: sia per gli studenti, sia per gli abitanti della zona sud di San Benedetto, che non possono contare su una biblioteca comunale, sia pure meno fornita di quella "centrale".

C'è poi stato il saluto di uno dei festeggiati, il prof. Vecchiola, che espone in biblioteca le sue tele nello stile dei macchiaoli del XIX° secolo, vedute di paesaggi locali (dunque per lo più marini), ma anche ritratti femminili. Vecchiola ha ripercorso brevemente la storia dei macchiaioli e ha raccontato del suo apprendistato "a bottega" dallo zio Marchigiani, fino all'approdo ad un'altra bottega, quella en plein air, il contatto con la natura.

Infine l'intervento dell'assessore Gabrielli, già studente della "ragioneria", che ha portato il saluto del sindaco e della cittadinanza ed ha parlato dell'apertura della biblioteca come di "un mezzo impareggiabile per la diffusione della cultura e della pace" e della sua importanza sociale. Gabrielli ha infine ricordato i tempi della succursale della scuola presso l'edificio ex-Vannicola, che diventerà prossimamente sede di un corso di laurea della facoltà di Economia e Commercio di Ancona.