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Nuove opportunità proposte alle aziende dell'area fermana in campo creditizio

| FERMO - Ne hanno discusso in un convegno gli esponenti della Carisap e dell'Assindustria rispondono all' SOS delle industrie fermane.

di Loretta Del Bianco

Si è tenuta oggi, 9 maggio, alle ore 12,  al Caffè Belli  di Fermo, la conferenza stampa sulle nuove opportunità per le aziende del Fermano. Ad introdurre l'argomento è stato il Presidente dell'Assindustria  Renzo Maria De Santis,  spiegando che l'incontro aveva l' obiettivo di  presentare delle iniziative  prese a favore delle industrie del Fermano. 

"Al fine di rendere unita la nostra società  afferma De Santis -  è necessario creare le giuste condizioni economiche, di fatto, dove non c'è la ricchezza molto difficilmente una società  è in grado di restare unita. Secondo il presidente dell'Assindustria, la parte commerciale di grande distribuzione e della piccola distribuzione, la piccola , la media e la grande industria dovrebbero fondersi in un sistema istituzionale efficace per arrivare allo sviluppo.
In altre parole, non bisogna farsi prendere dal panico, ma, al contrario, essere uniti e ottimisti.
Una delle iniziative per  sostenere le aziende nei periodi di crisi riguarda la Carisap, la cassa di risparmio alla quale molte aziende del territorio fanno riferimento".
 
Dopo la presentazione di De Santis, è intervenuto il Direttore Generale della Carisap- Gruppo Intesa BCI, dott. Pedrazzi, poi  gli adetti al management, i signori Antonelli e il signor Bachelucci e il direttore  dell'associazione ,Vizioli, il dott. Ferruccio Squarcia dell'Associazione degli Industriali della Provincia di Ascoli Piceno.

Pedrazzi: Ci troviamo in un momento economico negativo, c'è un clima di sfiducia generale dovuto anche agli ultimi  avvenimenti  di carattere internazionale, come la guerra, gli attentati,etc.; quindi dobbiamo essere più ottimisti e cercare dei percorsi alternativi a quelli intrapresi fin' ora.
Non è vero che siamo un territorio a declino industriale&vogliamo che le imprese riescano a dare quella spinta necessaria all'economia per la famiglia, abbiamo questi obiettivi che devono essere limpidissimi.  Diciamo che le aziende situate nel nostro territorio presentano sia dei punti di debolezza che dei punti di forza: i primi sono che quando si è piccoli forse non si ha la capacità di fare investimenti particolari, di lavorare sui grandi numeri, mentre i secondi  sono una grande flessibilità e rapidità di azione.
Attualmente, il settore calzaturiero e, più in generale, quello della moda, sembrano vivere un momento di stop, dovuto anche al fatto che i tragici eventi  siano capitati in concomitanza con le fiere, con i grandi appuntamenti. I consumi dei beni voluttuari si sono contratti e, purtroppo,  il calzaturiero fa parte di questi. Gli altri problemi del calzaturiero sono : difficoltà ad incassare, dovute alla struttura dei processi produttivi , quindi bisogna intervenire con forme di finanziamento
Che vadano a risolvere i problemi del ciclo produttivo nella sua prima fase.. proprio nei momenti in cui l'economia si ferma, occorre vivacizzare il mercato, magari variando l'offerta. Insomma, per risolvere i problemi delle aziende bisogna intervenire all' inizio della catena produttiva.
Questi due rimedi, però, ponendosi all'inizio del ciclo produttivo di un'azienda, da un lato costituiscono un margine di rischio superiore per la banca (si dà per scontato che il resto della produzione non dia problemi), mentre dall'altro sono gli unici mezzi finanziari  che permettono alle aziende di produrre quello che serve.

  
A causa del momento economico sfavorevole causato dagli eventi negativi che ben conosciamo, si è creato un clima di forte negatività. Al fine di ribaltare questa situazione è necessario creare i presupposti per una rapida ripresa economica della zona, iniziando principalmente dal settore calzaturiero e da quello dell'abbigliamento, per fare ciò gli imprenditori devono ricominciare ad investire e se possibile variare l'offerta di mercato, per ricreare un clima positivo, di fiducia.

Per far fronte alla situazione illustrata in precedenza, sono stati proposti due possibili interventi: uno finalizzato a soddisfare le spese promozionali (fiere, punti- vendita,..), per il quale abbiamo ipotizzato una sovvenzione media  di 150.000 Euro. E' una forma di finanziamento di durata rotativa, che permetta all'azienda di affrontare in maniera continuativa questo tipo di investimenti.
Per usufruire dell' iniziativa,  alle aziende basterà avere i requisiti giusti e versare un tasso fisso d'interesse del 3,90%  per 12 mesi.
La seconda iniziativa, anch'essa di tipo rotativo,   riguarda l'allestimento dei campionari, che devono essere effettuati due volte l'anno.

09/05/2003





        
  



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