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Grande successo per lo splendido “Viaggio alla terra di mezzo”

San Benedetto del Tronto | Meritato successo e larghi consensi martedì 19 febbraio per l’evento “Viaggio alla terra di mezzo”, organizzato all’Istituto alberghiero “F. Buscemi” di San Benedetto del Tronto.

di Elvira Apone

un momento della serata

Grande partecipazione martedì 19 febbraio all’evento “Viaggio alla terra di mezzo”, organizzato all’Istituto alberghiero “F. Buscemi” di San Benedetto del Tronto, che ha riscosso un meritato successo e larghi consensi da parte di tutti i partecipanti. La serata, nata nell’ambito del progetto Bompiani e scuola Holden, che prevede una serie di incontri tra gli autori e gli studenti di diverse scuole di San Benedetto e di Grottammare, organizzati dall’associazione I Luoghi della Scrittura” e dalla libreria La Bibliofila con il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto e della Regione Marche, si è aperta intorno alle 18,30 con la conferenza “Tolkien: una voce ritrovata”, tenuta dal professore Luca Manini, traduttore per Bompiani di diverse opere di John R.R. Tolkien, per poi proseguire con una cena ispirata al mondo di Tolkien, organizzata e allestita nella sala Galiè dell’istituto alberghiero da vari insegnanti e studenti della scuola.

Partendo dall’ultimo libro di Tolkien che ha tradotto, “La caduta di Gondolin”, il professor Luca Manini, che la mattina seguente ha incontrato gli studenti del liceo classico “G. Leopardi” di San Benedetto e poi quelli dell’istituto alberghiero, ha condiviso con i presenti la propria passione per Tolkien e per il genere fantasy, spesso visto come un genere di pura evasione dalla realtà, mentre, al contrario, come lui ha affermato, “è un potenziamento della realtà”. L’aspetto umano, ha spiegato, è sempre presente in tutti i personaggi di Tolkien, anche se si tratta di elfi, nani, orchi, gobbi. I suoi personaggi, infatti, ha dichiarato Manini, “sono incarnazione ed espressione di ciò che è umano”. Il mondo di Tolkien, in effetti, è un mondo caduto, un mondo imperfetto, un mondo in cui, al di là della bellezza, il male è inevitabile, sebbene esista sempre la speranza di una rinascita, di una nuova vita che ricomincia dopo la distruzione e la cui sorte è affidata alle generazioni future. Il professor Manini ha anche parlato della lingua di Tolkien e delle sue difficoltà nel rendere in italiano molti termini usati dall’autore, che spesso cambiano significato a seconda del contesto in cui vengono usati e soprattutto rimandano a una lingua molto evocativa di un mondo lontano nel tempo, un linguaggio talvolta persino aspro e che fa uso anche di strutture e vocaboli dell’inglese antico, altrettanto difficili da rendere in un italiano che deve comunque mantenere lo stesso alone di aulicità.

Dopo l’interessante dibattito su Tolkien, che ha destato interesse e suscitato parecchie domande nel pubblico, tutti gli ospiti della cena a tema si sono completamente immersi nella magica e fantastica atmosfera medioevale dei personaggi creati dalla fantasia dello scrittore inglese grazie alla splendida ricostruzione realizzata da alcuni insegnanti e allievi dell’istituto che, travestiti da elfi, gnomi, re e regine, hanno catturato l’attenzione del pubblico declamando frasi di Tolkien ed esibendosi in divertenti drammatizzazioni. Avvolta nel suo ampio vestito bianco, la regina degli elfi, Gandalf, con la sua lunga barba grigia, e re Aragorn, dalla folta e riccia chioma nera, hanno affascinato gli ospiti con grazia e ironia per poi passare la parola alla musica e al canto, che ha condotto tutti in un meraviglioso viaggio attraverso il mitico Medioevo della Compagnia degli Anelli. Fulcro della serata è stato il buffet, preparato dagli studenti e dai loro insegnanti di cucina e servito dai loro compagni responsabili del servizio in sala. Presenti anche diversi studenti di accoglienza turistica. Quattro menù a tema tolkeniano, un menù Hobbit, un menù dei Nani, un menù Elfico e un menù dell’Osteria del Drago Verde, sono stati serviti in quattro diverse portate, che andavano dagli antipasti ai primi fino ai secondi e ai dolci, intervallate da intermezzi recitati, suonati e cantati da allievi e insegnanti travestiti da vari personaggi di “Il signore degli anelli” e poi sottoposte al giudizio di una giuria di qualità, composta da esperti nel campo culinario, tra cui lo chef Enrico Mazzaroni, il giornalista Pasquale Bergamaschi, i rappresentanti del Birrificio le Fate e dell’azienda agricola Idromele Le Torri, sponsor dell’evento.

Il menù che si è aggiudicato la vittoria è stato quello Hobbit, caratterizzato da antipasti a base di carne, funghi e cappellini con mela e cannella, da lasagna di verdure, stufato di coniglio e crostata di more per dolce. Tutti e quattro i menù sono stati comunque elogiati sia dalla giuria di qualità che dagli ospiti del banchetto per l’originalità e la qualità delle pietanze e soprattutto per l’impegno profuso dai ragazzi dell’istituto nel realizzarli. Non sono mancati, infatti, gli apprezzamenti della dirigente scolastica, Manuela Germani, che ha voluto ringraziare tutti gli studenti, i collaboratori scolastici, gli assistenti tecnici e gli insegnanti che hanno contribuito attivamente alla riuscita dell’evento, complimentandosi con loro e sottolineando l’importanza di progetti inclusivi e aggreganti come questo, in cui gli studenti non solo hanno avuto modo di mettere in pratica le loro conoscenze, abilità e competenze, ma, attraverso il confronto e la condivisione, hanno avuto anche l’opportunità di svilupparle e migliorarle, maturando sia la consapevolezza di se stessi che delle proprie capacità. Anche Mimmo Minuto, presidente dell’associazione “I Luoghi della scrittura”, che ha promosso il progetto Bompiani e scuola Holden, approdato all’istituto alberghiero tramite il professor Francesco Tranquilli, è intervenuto alla fine della serata, ringraziando la dirigente per aver sostenuto l’iniziativa e averne consentito la realizzazione.

Un evento ben riuscito e curato in ogni dettaglio che ha permesso a tutti i partecipanti di trascorrere una serata intensa e coinvolgente, in cui diversi linguaggi, da quello della cucina a quello della musica, da quello della letteratura a quello del canto e della recitazione, si sono perfettamente fusi, lasciando dietro di sé il ricordo di uno splendido “viaggio alla terra di mezzo”.

 

 

 

20/02/2019





        
  



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