Nicola D'Isidori, veramente una persona speciale. Uno che, aldilà delle solite frasi fatte, ha veramente dato e fatto tanto per la città. Nicola è stato una delle prime persone che ho conosciuto quando sono arrivato dalla mia Catania. Nicola lo trovavi spesso alla Palazzina, dove c'erano i ragazzi che, nel pomeriggio, facevano ginnastica e lui dava consigli, assieme agli insegnanti con la passione per lo sport che ha caratterizzato sempre il suo percorso.

E' stato anche come Presidente della Samb ed in questa veste i nostri rapporti sono cresciuti. Tantissimi gli aneddoti che ricordo ma uno resta sempre vivo nel ripassare il film della sua vita. Nicola aveva un anello che, a suo dire, portava fortuna. Se lo toglieva e lo faceva indossare all'attaccante che, secondo lui, ne aveva bisogno. Era il suo talismano, che spesso ha funzionato. Un giorno mi chiamò e mi disse "Mimmo tieni questo anello e portalo a Faccini". In quel momento al centravanti mancavano i gol. Bene lo ho accontentato. Faccini segnò. Immaginatevi la felicità sua e dello stesso attaccante.

Ma Nicola era un vulcano di idee. Costruttore tra i più attenti alle necessità della città. Tante opere pubbliche portano la sua firma. Grande amico di Mimmo De Moro con il quale ha condiviso molto del suo percorso, sia alla Palazzina sia nei momenti di Miss Italia.
Nicola che ha tre figli, tutti inseriti nel tessuto sociale ed in particolare Leonardo che ha proseguito la sua storia di costruttore e che ha anche una forte propensione verso la cultura dove si è proposto con un libro e poi è diventato anche Editore.
Ciao Nicola

Alla famiglia le condoglianze mie e della redazione d ilQuotidiano.it