Il prof. Alberto Magnaghi, noto urbanista docente presso la Facoltà di Architettura dell’università di Firenze, sarà a Grottammare DOMANI, venerdì 23 maggio, per una lezione dal titolo ”Oltre il bilancio partecipativo: metodi e strumenti per pianificare la città in modo partecipato e dare uno sguardo al bilancio come parte di sistema”. 

L’appuntamento, in programma alle ore 9 nella Sala consiliare, rappresenta la tappa cittadina della “Scuola di Partecipazione 2.0”, il laboratorio di cittadinanza e democrazia partecipativa rivolto a cittadini, amministratori, funzionari e dipendenti della pubblica amministrazione per promuovere e diffondere le buone pratiche di politica locale, attraverso incontri aperti a tutti, in particolare da giovani da 18 a 35 anni, o specifici per amministratori locali e dipendenti della PA, come quello di 

domani.

Il progetto “Scuola di Partecipazione 2.0” in questo secondo anno ha toccato le città di Ancona, Monsano, Sant’Elpidio a Mare e Grottammare. E’ promosso dalla Casa delle Culture di Ancona con il cofinanziamento della Regione Marche tramite il Programma degli interventi per le politiche giovanili. 

ALBERTO MAGNAGHI

Alberto Magnaghi, è Ordinario di Pianificazione Territoriale presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, dove dirige il Laboratorio di Progettazione Ecologica degli Insediamenti (LAPEI) del Dipartimento di Urbanistica.

E’ stato Presidente del Corso di laurea magistrale in Pianificazione e progettazione della città e del territorio.

Fondatore della “Scuola territorialista italiana”, è coordinatore nazionale di Progetti di ricerca e Laboratori sperimentali per il Miur e per il CNR sui temi dello ” sviluppo locale autosostenibile” e della “rappresentazione identitaria del territorio” (1986-2010);

sugli stessi temi coordina diversi progetti e piani a carattere strategico e integrato fra cui: i Progetti di bonifica, risanamento e valorizzazione ambientale del bacino dei fiumi Lambro Seveso Olona (1994-2001);

il Progetto Fiume in Val Bormida (I988) e il Piano Socioeconomico della Comunità Montana delle Valli Bormida e Uzzone (1998-2000);

il Parco minerario naturalistico di Gavorrano e delle Colline Metallifere (1996-2001); il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Prato (2001-2003);

il Contratto di fiume dell’Olona (2003);

i PRG di Gubbio (2000-2001) e di Follonica (2001); 

il Master Plan del Parco fluviale della media valle dell’Arno (2006-2008);

il Piano paesaggistico territoriale della regione Puglia (2007-2010);

il progetto di Bioregione urbana della Toscana centrale (2007-2010).

 

Sperimenta in diversi ambiti territoriali la costruzione di “Atlanti del patrimonio territoriale” e di istituiti di partecipazione per la “produzione sociale” del Piano.