Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Appello dei Lions e della Milandri: "Venite a firmare per la Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni"

San Benedetto del Tronto | I Club Lions Host e Truentum di San Benedetto lanciano questo progetto a livello nazionale, la raccolta firme per una petizione popolare rivolta all'Onu e al Papa Francesco.

di Redazione

La Milandri "in missione"

San Benedetto del Tronto è il trampolino di lancio per una niziativa di respiro internazionale: la Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni.

I Club Lions Host e Truentum di San Benedetto lanciano questo progetto a livello nazionale, la raccolta firme per una petizione popolare rivolta all'Onu e al Papa Francesco.

L'appuntamemto per la cittadinanza e le Autorità civili, religiose e militari è domenica 7 aprile, alle 17.00, Sala Smeraldo dell'Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto.
Raffaella Milandri, scrittrice, fotografa e nota attivista per i diritti umani dei Popoli Indigeni sarà la portavoce dell'iniziativa e proietterà toccanti testimonianze raccolte per il mondo durante i suoi viaggi in solitaria.

"Viviamo momenti difficili in Italia, ma proprio quando smetteremo di guardare ai diritti umani dei nostri simili, vorrà dire che avremo toccato il fondo." Dice la Milandri. E continua:" I popoli indigeni sono circa 300 milioni di persone nel mondo che rischiano l'estinzione, la perdita per sempre di identità, cultura, lingua , religione. In questo stesso momento in cui stiamo parlando, pigmei, boscimani, indiani d'America stanno subendo soprusi, discriminazioni e anche violenze. Il nostro mondo occidentale li sta uccidendo in nome del denaro."

Nella petizione dei Lions così si scrive: "Come certo saprete, esiste già una Giornata Internazionale dei Popoli indigeni, celebrata il 9 agosto, proclamata per la prima volta dalla Assemblea Generale dell'ONU a dicembre nel 1994 affinché fosse celebrata ogni anno per tutta la durata del primo decennio Internazionale dedicato ai Popoli indigeni (1995 - 2004). Nel 2004 l'Assemblea ha proclamato un secondo Decennio internazionale, dal 2005 al 2015.

Noi chiediamo che la Giornata Internazionale, creata per due decenni, diventi Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni in modo permanente e universale.
Non solo come doveroso atto di solidarietà verso chi continua a vedere violati i propri diritti fondamentali ma anche per portare ai popoli indigeni una visibilità concreta e immediata, sensibilizzando l' opinione pubblica mondiale come del resto sollecitato dall'ONU stessa in vista della Assemblea Mondiale dei Popoli Indigeni del 23 e 24 settembre 2014."

Una importante occasione, dunque, per partecipare alla prima fase di una iniziativa che andrà lontano.

CHI E' RAFFAELLA MILANDRI
"Sangue romagnolo e cuore sambenedettese", così Raffaella Milandri descrive le sue origini.
Dopo una carriera come direttore commerciale e amministratore aziendale, nel 2004 lascia tutto per potersi dedicare alla sua passione per i viaggi e per i popoli indigeni.
Viaggiatrice solitaria, usa le sue foto e filmati come mezzo di denuncia di ingiustizie e violazioni dei diritti umani.
Come attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, porta avanti campagne e petizioni in favore di boscimani, pigmei e altri popoli vittime di ingiustizie e a rischio di estinzione.
Fotografa e scrittrice (Io e i pigmei, editore Polaris, uscito a novembre 2011 e La mia tribù, in uscita a maggio 2013) è stata spesso ospite televisiva e radiofonica (di Maurizio Costanzo, Licia Colò etc) e tra l'altro nel 2011 le è stato assegnato il Gran Pavese rossoblu dalla città di San Benedetto come riconoscimento del suo impegno umanitario.
Le chiediamo il perchè del suo smisurato amore per i Popoli indigeni.
"Tutto è iniziato quando ero bambina e leggevo i fumetti di Tex Willer, dalla parte degli Indiani.
Tra l'altro ho avuto la fortuna di avere una amicizia proprio con il compianto editore di Tex, Zagor, Mister No: Sergio Bonelli, da cui ho appreso lo spirito per l'avventura, ma anche il senso di responsabilità di essere cittadina del mondo e la volontà di lottare
contro le ingiustizie. I miei contatti con queste popolazioni ai confini del mondo mi hanno arricchito tantissimo, loro sì che hanno lo spirito e le caratteristiche dell'Uomo, e hanno una nobiltà che ancora il denaro e l'avidità occidentale non sono riusciti ad intaccare.
Gli Italiani di un tempo, come potevano essere i miei nonni e bisnonni, semplici, onesti e limpidi, rispecchiano tantissimo l'animo puro dei popoli indigeni. Vanno protetti e salvati, come ultimo patrimonio dell'Umanità."

Raffaella Milandri è membro adottivo della tribù Crow del Nord America, nella stessa famiglia in cui è stato adottato Barack Obama.

06/04/2013





        
  



2+4=
Milandri e Maurizio Costanzo
Raffaella Milandri con Davide Bonelli, figlio di Sergio
locandina
Presentazione popoli indigeni
Raffaella Milandri (a sinistra) con la conduttrice Licia Colò
Raffaella Milandri in tutto il suo splendore

Altri articoli di...

Cultura e Spettacolo

31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji