"La radici sono importanti, rappresentano la nostra terra, gli affetti e le persone care" così Margherita Sorge introduce Lorella Rotondi e il suo Salterio per una voce sola.

L'autrice, di origini picene, ha dedicato l'opera alla Professoressa Silvana Baldo Santori, maestra di vita e di lettere. Un rapporto speciale quello che lega la scrittrice alla sua amata Prof., ancora più forte grazie alla condivisione di un segreto che muove la Rotondi alla stesura dei suoi versi.

Un'infanzia negata, un malamore che trova un epilogo catartico nelle poesie ispirate ai Canti della Bibbia. Un fuoco alla ricerca dell'equilibrio, domato dalla perizia stilistica e purificato nell'universal patire.

Dolore e grazia in un canto all'imbrunire. Poesia che è impalpabile sabbia, e a sabbia fine riduce la sofferenza, custodita nel gioco della vita e nella sua nostalgia. Per tornare bambini, e trovare le radici di un disagio, pescando tra le stelle in cerca di risposte sopite. Perché il dolore non uccide ma tempra. Imparando a cercare le albe nei tramonti, l'arte del perdono, la parola che libera dalle catene.

L'incontro è stato organizzato dalla Bibliofila e dall'Amministrazione Comunale.