I contenuti convergono per origine e tradizione, e l'occasione propizia della disfatta alleanza con il Terzo Polo ha portato l'API in seno al centro sinistra. Raggiunto l'accordo con la coalizione di Gaspari, dopo le polemiche con Ciccanti e la sua impronta dirigista del progetto nascente alternativo ai due schieramenti, naufragato con la scelta di Calvaresi a discapito di Ruggieri, sotenuto da Fortuna e i suoi.

Sebbene quando questo epilogo sembrava lontano e poco probabile, l'alleanza con il Centro sinistra era subordinata alle numerose critiche sull'operato dell'amministrazione e legata a una convergenza non esclusa ma non prioritaria, oggi l'unione è fatta e con soddisfazione di tutti gli alleati.

Mentre il coordinatore regionale dell' Api Delle Fave tesse l'elogio dell'operato di Gaspari e annuncia che l'obiettivo è quello di vincere al primo turno, Gianfilippo Fortuna spiega che mai ha speso una parola di rimprovero sul candidato del PD che è il migliore e deve portare a termine il suo mandato decennale.

Gaspari dal canto suo si rallegra dei simboli che spuntano e annuncia che altrove invece potrebbero sparire. Una profezia che fa presagire interessanti sviluppi, dopo le prime due tappe della corsa elettorale con cui il nostro si è assicurato SEL prima e l'API dopo.

È lui il vero magnete della coalizione, spiegano gli alleati, mentre Ciccanti non sarebbe nient'altro che un buco nero.