Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Continuano le proteste della maestranze di Porto d’Ascoli

San Benedetto del Tronto | Ancora parole grosse contro la famiglia Malavolta, proprietaria dello stabilimento Foodinvest di Porto d’Ascoli, dopo la conferenza stampa tenutasi il 25 Febbraio all’hotel Arlecchino.

di Cristian Ciarrocchi

Dopo la conferenza stampa in cui Aristide Romano Malavolta e il figlio Mario spiegavano le motivazione della futura e sempre più prossima chiusura dello stabilimento Foodinvest, ecco l’ennesima risposta delle maestranze di Porto d’Ascoli, le quali “chiedono l’attenzione della classe politica uscente e futura,del Corpo della Guardia di Finanza e della Magistratura” Lunga la tabella inviata ai giornali in cui le maestranze mostrano l’insieme dell’aziende fallite o chiuse durante la gestione della famiglia Malavolta.

Qui sotto riportiamo parte del comunicato inviato alla redazione: “Nella conferenza stampa del 25 c.m. a San Benedetto del Tronto, la famiglia Malavolta ha addossato tutte le colpe dell’imminente chiusura dello stabilimento di Porto d’Ascoli per gravi inadempienze .La malasorte, evidentemente, si accanisce contro questa famiglia di” imprenditori”, perché lo stesso tragico destino accomuna TUTTE LE AZIENDE da loro gestite.Viceversa, le Maestranze di Porto d’Ascoli, definiscono l’imprenditore Aristide Romano Malavolta(e suo figlio Mario)”irresponsabile” in accordo con la dottrina sociologica italiana del Prof. Luciano Gallino,(noto sociologo-economico).”

“Un imprenditore “IRRESPONSABILE”, oltre il senso compiuto popolare del termine, designa nella dottrina quella figura attiva nel campo sociale economico, incapace di effettuare politiche economiche ottimali per il territorio e per la sua stessa proprietà, della quale si “NUTRE”, sfruttandola fino al crollo economico per poi usufruire dei TANTI INCENTIVI STATALI per il risanamento o,come nel caso,chiusura, per poi dirigersi in altre parti del territorio, per ricominciare il complesso ciclo economico:ACQUISTO>SVILUPPO>RECESSIONE>CROLLO.”

“Affinché il nosto sacrificio e quello degli altri 1000 lavoratori delle aziende citate in tabella non sia vano, insistiamo nel raggiungere l’obiettivo del FALLIMENTO della famiglia Malavolta, e lo ribadiamo alle OO.SS. delegate a tutelare i lavoratori ISCRITTI E NON ISCRITTI. A tal proposito i lavoratori UNITI invitano i rappresentanti di categoria territoriali, regionali, provinciali all’assemblea dei lavoratori che si terrà in Azienda GIOVEDI’ 06/03/08 per relazionare sull’incontro che si terrà a Roma mercoledì 05/03/08 sulla vicenda FOODINVEST.

P.S. All’attenzione dei Sigg. Enzo Rossi, Virgili e Malavolta: le macchine confezionatrici di Porto d’Ascoli NON SI TOCCANO!!!!!!”

28/02/2008





        
  



1+2=

Altri articoli di...

Economia e Lavoro

16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
26/10/2022
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
24/10/2022
Premi di studio della Banca del Piceno a 59 giovani (segue)
24/10/2022
Clinica Villa dei Pini: arriva l’innovativa Risonanza magnetica (segue)

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji