Noir del sesso in Regione: morto un 17enne e denuncia per molesti ad un professore
Ancona | Giallo ad Ancona, ragazzo trovato morto. Era stato indagato per alcuni video hard. Professore indagato nel maceratese due allieve lo accusano di molestie sessuali.

Il ragazzo è deceduto in ospedale, dopo gli inutili tentativi di rianimarlo fatti dai soccorritori. Subito si sono fatte due ipotesi. La prima è che il minorenne fosse caduto dalla finestra del secondo piano, nel tentativo di arrampicarsi dall'esterno del palazzo per rientrare a casa, dopo aver trascorso la serata assieme agli amici per festeggiare il suo compleanno.
La seconda è che il giovane si fosse invece suicidato lanciandosi nel vuoto. Tuttavia, il primo esame del medico legale, Mauro Pesaresi, non ha individuato segni compatibili con traumi da caduta, né tracce di emorragie interne. Secondo le indiscrezioni si tratterebbe invece di un arresto cardio-polmonare.
Il pubblico ministero Mariangela Farneti ha già disposto l'autopsia, oltre ad una perizia tossicologica. Saranno queste analisi a stabilire se la morte sia sopraggiunta per l'assunzione di sostanze stupefacenti o per cause naturali.
I contorni della vicenda non sono chiari. Di sicuro c'è che una vicina di casa, verso le 6 e 10 del mattino, ha sentito un rumore simile ad un tonfo, è andata a vedere cosa fosse e ha scorto il ragazzo riverso a terra. E' stata la donna a chiamare il 113. Una pattuglia delle volanti è accorsa sul posto insieme al 118, ma i soccorsi si sono rivelati inutili. La Squadra Mobile, a cui sono state affidate le indagini, sta raccogliendo le testimonianze dei genitori e degli amici del ragazzo.
L'inchiesta sui video hard coinvolge a vario titolo 53 ragazzi, ed è condotta dalla procura dei minori di Ancona. Le violenze sarebbero state commesse e filmate da un gruppetto di 13 giovanissimi, tra cui la vittima e il fratello, mentre altri 40 le avrebbero solo scambiate via mms o su Internet. A luglio il pm dei minori Ugo Pastore aveva notificato l'avviso di chiusura delle indagini per le presunte violenze, o comunque per il concorso morale nel reato.
La posizione processuale della vittima era più lieve di quella del fratello, il quale era uno dei 3 indagati per cui il magistrato aveva chiesto e ottenuto misure cautelari, dalla permanenza in casa all'obbligo di seguire le lezioni o svolgere attività di volontariato.
S. era iscritto all'Istituto tecnico industriale "Volterra", lo stesso in cui i video hard erano passati di telefonino in telefonino fra tantissimi studenti (500 le testimonianze raccolte dal pm), fino a quando la madre di uno di loro non si era accorta della vicenda, e aveva avvertito la polizia.
Ma le vicende legate al sesso in Regione, non finisco qui, infatti un insegnante è indagato da due anni con l'accusa di molestie sessuali nei confronti di alcune studentesse della scuola media di Corridonia, in provincia di Macerata, in cui insegna.
L'inchiesta che lo riguarda, finora rimasta segreta, è stata aperta due anni fa dalla procura di Macerata, dopo le denunce presentate nel 2005 dai genitori di due ragazze.
I fatti, su cui indaga il pm Antonella Radaelli, risalgono all'epoca in cui due presunte vittime delle molestie frequentavano la terza media. Le ragazze si erano confidate con un altro insegnante, raccontando di essere state sfiorate volutamente e a più riprese dal docente, di 57 anni e celibe, che le avrebbe anche palpeggiate al seno. L'insegnante fu raggiunto da un avviso di garanzia. Le dichiarazioni delle ragazze, interrogate dal giudice per le inddagini preliminari Claudio Bonifazi con la formula dell'incidente probatorio, non apparvero molto convincenti, e l'inchiesta subì una battuta d'arresto.
Di recente invece, i carabinieri hanno raccolto la testimonianza di altre studentesse iscritte alla stessa scuola media, anch'esse ascoltate dal giudice, che in questi giorni ha consegnato alla procura una relazione più favorevole alla ricostruzione fornita dalle ragazze.
L'avvocato del professore accusato, ha annunciato una memoria scritta per contestare le accuse mosse al suo assistito. L'insegnante, molto stimato e finora considerato irreprensibile, sostiene che le studentesse sono vittime delle loro fantasie e che lui non le ha mai minimamente sfiorate.
(fonte La Repubblica.it)
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04/09/2007
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