«Un’esperienza che sicuramente ci ha lasciato un segno indelebile, soprattutto a livello umano». Queste le prime parole espresse dai tre falegnami partiti per Itiuba lo scorso 18 febbraio al fine di insegnare agli abitanti del luogo il loro mestiere. Lorenzo Piergallini di Grottammare, Franco Massaccesi di Montelparo, e Sante Minardi di Sasso Ferrato sono da poco tornati in Italia dal loro viaggio nel Comune dello stato di Bahia, in Brasile.

Un importante iniziativa nell’ambito del “progetto Rondine”, coordinato da Adolfo Vespasiani, programma di cooperazione decentrata volto a favorire la rinascita sostenibile della comunità brasiliana, colpita nel 1996 dalla siccità.

Il sindaco di Grottammare Luigi Merli e l'assessore alla Cooperazione decentrata Maria Cristina Costanzo«Un Progetto in continua evoluzione che coinvolge tutto il territorio a conferma della grande voglia di solidarietà». Le tre “rondini” hanno insegnato ai giovani anche l’utilizzo dei macchinari dell’ex opificio Cardarelli, spediti dal Comune di Grottammare nel 2005 e sistemati dentro il capannone costruito appositamente per lo scopo, dopo il corso di fabbricazione muraria al quale alcuni itiubensi avevano partecipato nell’ambito della prima spedizione del “Progetto Rondine”, nel 2004.

Un’esperienza che si aggiunge ai progetti “Scuola” in quanto è stato realizzato un edificio in muratura per ospitare 45 studenti in sostituzione di una capanna priva di tutti i servizi e “Acqua” che vede un complesso impianto idrico per l’estrazione, depurazione e distribuzione dell’acqua. Pienamente soddisfatto dell'eccellente riuscita di questa missione Don Sandro Vespasiani, referente locale del Progetto Itiuba.