Il "cavallo alato" volerà a San Benedetto? Il dipinto di Gentili “planerà” nella città delle Palme? Dipende solo dall’Amministrazione cittadina se deciderà di intervenire in maniera duratura, decisa, ferma impegnandosi formalmente anche per il futuro cercando di scoraggiare in tutti i modi gli atti vandalistici legati all’imbecillismo-spray, che veicola frasi insultanti attraverso i muri della città.

Precisa il pittore Carlo Gentili (ideatore dell’iniziativa “un cavallo alato contro il razzismo” ) in una nota:

“Stiamo attendendo solamente l'atto ufficiale da parte dell'Amministrazione cittadina che formalizzi l'attenzione e il controllo costante del territorio in merito a tutte le scritte razziste, classiste, infamanti, volgari, discriminatorie, inneggianti alla violenza presenti nei muri della città.

Naturalmente, l'atto formale deve riguardare un atteggiamento costante nel tempo e non limitarsi ad interventi occasionali, magari dettati da fatti cruenti contingenti. Insomma, la lotta all’imbecillismo spray deve essere costante nel tempo e soprattutto deve evitare equilibrismi e differenziazioni di stampo politico-partitico: un insulto violento, razzista o infamante rimane tale e non puo’ avere alcun tipo di giustificazionismo di parte.

L’Arte , attraverso le sue varie espressioni, ha da sempre una finalità alta che affascina le menti coinvolgendole in riflessioni profonde e appassionate, la politica dovrebbe ascoltare il grido d’allarme di quanti si impegnano nel sociale attraverso la creazione artistica. L’imbecillismo spray – invece- è una realtà barbara che consente a chiunque di insultare gli altri attraverso i muri della città.

Noi siamo per l’arte, per il ragionamento, per la riflessione e ostinatamente contrari al becero infantilismo insultante che si esprime in maniera assurdamente tollerata attraverso i muri della collettività: e gli amministratori da che parte stanno?”