Questo convegno, in programma per l’1 Febbraio è stato voluto dall’Istituto Oncologico Marchigiano di Fermo ed è stato realizzato con la collaborazione della Zona Territoriale 11 di Fermo. Hanno fattivamente contribuito alla sua realizzazione la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo ed il Comune di Fermo.

Secondo il dr. Romano Salvati, vice presidente vicario dell’Istituto Oncologico Marchigiano, lo scopo del convegno è far conoscere l’attività dello I.O.M. e, sopra tutto, divulgare i recenti progressi nella ricerca, nella clinica e nella terapia della patologia oncologica. Si parlerà anche di argomenti attinenti e di grande rilievo come l’approccio psiconcologico, il sostegno e l’accanimento terapeutico, l’eutanasia ed, infine, la forza di vivere.

Lo I.O.M. è stato fondato ad Ancona nel 1980 come associazione cooperativa senza fini di lucro con lo scopo di coinvolgere la popolazione nella lotta contro il cancro. La sede di Fermo dell’istituto è stata istituita nel giugno del 2001.

Nel 2002 e nel 2005 sono stati svolti dei corsi per volontari per l’assistenza ai malati ed ai loro familiari. Nel 2005 inoltre sono stati anche attivati rapporti di collaborazione con la Zona Territoriale 11 di Fermo e con la Confederazione Nazionale dell’Artigianato.

L’assistenza domiciliare oncologica dello I.O.M. ha come scopo primario la prestazione gratuita di terapie e di supporto morale e psicologico al malato ed ai suoi familiari. Il gruppo di lavoro fermano dello I.O.M. è costituito da un’oncologa, una psicologa, cinque infermieri professionali e numerosi volontari.

Il medico curante costituisce la figura centrale per questa attività. Quando l’assistenza viene affidata al personale, in base alle specifiche necessità del caso, la sua gestione potrà coinvolgere da una a tutte le figure operative nel gruppo. Il medico curante decide le modalità ed i contenuti dell’assistenza. Ogni decisione è di sua competenza.

Il paziente oncologico è spesso inguaribile ma non è mai incurabile infatti anche nei pazienti terminali, tormentati dal dolore e dalla sofferenza, è possibile alleviare il dolore con la terapia palliativa e l’assistenza psicologica.

A fronte della crescente incidenza del cancro si registra da alcuni anni una riduzione della mortalità dovuta ai progressi nella diagnostica e nella terapia. I protocolli terapeutici e la gestione dei malati stanno già subendo modificazioni impensabili fino a pochi anni fa ed altre ancora ne verranno.