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Freud, Carlo Urbani e disturbi alimentari al centro degli incontri con studenti dell’Itas

| MACERATA - Tra la musica di Niccolò Fabi e gli autografi “strappati” ai campioni dello sport, i momenti di riflessione e di approfondimento non sono mancati.

Il 150° anniversario della nascita di Sigmund Freud, la figura e l’opera del medico Carlo Urbani, i disturbi alimentari che portano ad anoressia e bulimia.

Anche di questo si è parlato all’Itas “Matteo Ricci” di Macerata durante la “mini” settimana culturale organizzata dalla scuola e dalla Provincia per festeggiare l’inaugurazione ufficiale della nuova struttura, in programma oggi pomeriggio (7 dicembre). Tra la musica di Niccolò Fabi e gli autografi “strappati” ai campioni dello sport, i momenti di riflessione e di approfondimento non sono infatti mancati. Molto sentito è stato l’incontro fra gli studenti, da un lato, e Giuliana Chiorrini e Maria Concetta Scaglione Urbani, dall’altro, rispettivamente moglie e madre del famoso immunologo scomparso nel 2003 a causa della “Sars”. I ragazzi hanno aperto con loro un bellissimo dialogo, cui hanno partecipato anche l’assessore provinciale Giulio Pantanetti (in qualità di moderatore) e il prof. Vincenzo Cuteri dell’università di Camerino.

“La famiglia è stata importante per Carlo perché l’ha sempre seguito e sostenuto nelle sue scelte”, hanno ricordato la moglie Giuliana e la mamma Maria Concetta, rispondendo a una delle tante domande formulate dagli studenti.
E di famiglia si è parlato molto anche nella tavola rotonda dedicata a Freud che, coordinata dalla professoressa Stefania Bocchini, aveva l’obiettivo di mettere in rilievo il contributo della psicoanalisi per una diversa “relazione d’aiuto”. Lo psicoterapeuta di fama internazionale Alfredo Canevaro ha riportato in primo piano, infatti, il valore formativo della famiglia come risorsa per il benessere e la crescita personale di un giovane.

Infine, la parola “crescita” è stato il filo conduttore anche del seminario sui disturbi della condotta alimentare: un problema che l’assessore provinciale Alessandro Savi ha voluto portare all’attenzione del mondo della scuola, dopo il successo avuto dal convegno nazionale, martedì scorso, all’università di Macerata. I ragazzi hanno prima visto il film “Briciole”, poi hanno aperto una discussione con insegnanti ed esperti su anoressia e bulimia, cercando di prendere coscienza della gravità di un fenomeno in crescita.

07/12/2006





        
  



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