Qualche giorno fa mi rallegrai leggendo sulla stampa locale che finalmente, dopo anni e anni, avrei potuto aprire le finestre di casa mia, che si affaccia su Via Calatafimi nei pressi di Via Roma, anche il Martedi ed il Venerdi.

Era successo che le polveri sottili, le famose PM 10, erano aumentate così tanto, da indurre l'Amministrazione comunale a ridurre il traffico veicolare nel centro, almeno due volte alla settimana, limitandolo ai soli residenti.

Chi non risiede in centro nei pressi di Piazza Garibaldi o San Giovanni Battista, non può capire cosa voglia dire essere bloccati due volte alla settimana dal mercato e dalle altre manifestazioni, o cosa voglia dire vivere, quasi ogni giorno, di code di auto ferme che sopratutto il sabato e la domenica pomeriggio sputano senza tregua fumo puzzolente e tossico che arriva fino al terzo piano o cosa voglia dire infine non poter tornare a casa perchè non c'è un parcheggio in tutta l'area se non dopo le 13 o dopo le 20.

Via Calatafimi, è una delle tre uniche direttrici Nord-Sud del nostro Comune e basta che sia chiuso per lavori o per lo Sport il lungomare, o sia chiusa lavori la Statale 16, per riempirsi di colpo, quasi fosse un fiume in piena, di tutto il volume di traffico che si sposta verso Sud o verso Nord. E' una situazione invivibile.

Però, la buona notizia che avevo letto, purtroppo non ha avuto, come io speravo, uno sviluppo positivo e l'Assessore ai trasporti e viabilità Settimio Capriotti, che stimo molto insieme a tutta l'Amministrazione, dopo circa una settimana dichiara in un articolo: “Non potevamo penalizzare i commercianti” e decide di ridurre il traffico in centro al solo martedi.

Questa dichiarazione sulla stampa mi ha talmente amareggiato da indurmi ad intervenire in qualità di cittadino residente dal 1959, sull'argomento, perchè non riesco a capire come mai i commercianti “non possono essere penalizzati” e invece i cittadini si, perchè non riesco a capire come mai ogni decisione che riguarda la vita dei cittadini di San Benedetto, debba sempre passare al vaglio dei commercianti, quasi questi fossero una sorta di casta intoccabile depositaria della verità e del diritto, perchè non riesco a capire come mai, questi ultimi cercano e ottengono ogni volta vantaggi solo ed unicamente per la loro categoria, senza mai pensare al resto della città e perchè non riesco a capire infine come mai i commercianti non comprendono che se diminuisce il traffico aumentano i loro affari e non viceversa, perchè la gente ama passeggiare dove ci sono meno auto e non dove si respira fumo (vedi isola pedonale).

Sarei felice, a conclusione di questo sfogo, se l'Amministrazione, che si sta distinguendo per essere sensibile alla partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche, organizzasse al più presto un tavolo sulle problematiche reali di vivibilità del centro e soprattutto del tratto che va dall'Albula a Via Manzoni e dalla Statale n.16 alla Ferrovia, discutendo a fondo con i residenti e con i commercianti, al fine di raggiungere una soluzione che non solo non “penalizzi” nessuno, ma che invece migliori la qualità della vita dell'intero centro a vantaggio dell'intera città.