Uno dei più importanti e celebrati compositori della storia della musica americana del ventesimo secolo, che ha fatto la storia del pianoforte dal classico al contemporaneo, il pianista Frederic Rzewski, sarà a Fermo venerdì e sabato prossimi. Un vero e proprio evento per i tantissimi appassionati, reso possibile dal credito internazionale che sempre più stanno acquisendo il Conservatorio di Musica “Pergolesi” e alcuni suoi docenti impegnati a rendere questa istituzione scolastica universitaria fermana sempre più prestigiosa, centro propulsore di una cultura musicale di ampio respiro e di altissimo livello.

L’iniziativa si deve al pianista Fausto Bongelli, docente ai Corsi di 2° livello dell’Università in Discipline Musicali di Fermo, apprezzato artista e compositore, da sempre impegnato nel far conoscere e apprezzare la nuova musica d’autore. L’iniziativa si chiama “American Piano faces” e si articola in quattro momenti nei sabati sino all’8 aprile. L’inaugurazione è affidata al grande Frederic Rzewski che venerdì 17 alle ore 16.30 avrà un incontro con gli allievi del Conservatorio per poi tenere un concerto pubblico con musiche sue (ad ingresso gratuito), sabato 18 alle ore 18 nell’auditorium “Billè” del Conservatorio. “Abbiamo chiamato questo progetto ‘American Piano faces’ – spiega Fausto Bongelli – . La ‘faccia’ è intesa sia come volto degli artisti ma soprattutto come stile, appartenenza ad un piano estetico. Una rassegna di quattro concerti, dunque, che proporrà le più importanti tendenze del novecento e di questi primi anni del duemila.

Le Experimental faces, Mistyc, Minimal e Jazz sono le ‘facce’ che si andranno che verranno approfondite con opere dei più importanti compositori americani.” Il brano principale del concerto di Frederic Rzewski sarà il “De profundis” per speaking-pianist su un testo di Oscar Wilde. Un melologo dove il pianista suona e recita contemporaneamente la lettera che Wilde scrisse dal carcere di Reading. Questa musica richiede una combinazione di tecnica virtuosistica e di totale assenza di inibizioni da parte dell’esecutore in scena, in modo da garantire che nessun pianista mediocre o convenzionale possa osare affrontarla.

La rassegna proseguirà poi sabato 25 marzo, 1 e 8 aprile sempre all’auditorium del Conservatorio dove si esibiranno lo stesso Fausto Bongelli e alcuni allievi dei corsi più avanzati di pianoforte.

Frederic Rzewski è nato nel 1938 a nel Massachusetts. Oltre al pianoforte con Charles Mackey, ha studiato composizione con Walter Piston and Roger Sessions, contrappunto con Randall Thompson e orchestrazione con Claudio Spies alla Harvard University negli anni 1954-58. Negli anni ‘60, è divenuto uno dei pianisti più richiesti nell’ambito della nuova musica (con prime esecuzioni di Stockhausen e Evangelisti), ha collaborato con Nuova Consonanza, e ha poi fondato insieme ad Alvin Curran e Richard Teitelbaum il gruppo di improvvisazione Musica Elettronica Viva (completato poi da Garrett List e Steve Lacy) che è stato particolarmente attivo negli anni 1966-71.

In seguito è stato molto attivo come pianista, soprattutto esecutore di proprie composizioni. Ha insegnato al Conservatoire Royal de Musique a Liegi dal 1977 al 2003, dove è stato docente di composizione a partire dal 1998. Ha inoltre insegnato alla Yale University, University of Cincinnati, State University of New York at Buffalo, California Institute of the Arts, University of California at San Diego, al Mills College di Oakland, al Conservatorio Reale dell'Aia, alla Hochschule der Kunste di Berlino, alla Hochschule di Karlruhe.