12 marzo 2006: una giornata da cancellare per il rugby fermano. É andato davvero tutto male, infatti, ai ragazzi del presidente Santarelli nella trasferta umbra, conclusasi con un eloquente 50 a 5 per i padroni di casa del Gubbio. Ma alla fine il risultato, davvero pesante, non preoccupa più di tanto lo staff della Rugby Fermo viste le condizioni in cui è maturato. I fermani infatti si sono presentati in Umbria con la consueta tenuta da gara, a maniche corte.

Inconsapevoli di quello che avrebbero trovato a non molti chilometri da casa. Sul terreno di gioco di Gubbio infatti per tutta la durata del match è soffiato un vento forte e gelido che non ha consentito ai fermani nemmeno di passarsi la palla regolarmente. In più, ad un certo punto, al vento si è aggiunta una copiosa nevicata che ha reso il fondo impraticabile. Abituati (probabilmente) a quelle condizioni, gli umbri hanno dominato dal 1° minuto all’80° schiacciando gli avversari. In più, raccontano i rugbisti fermani, anche il giovane ed inesperto arbitro ci ha messo del suo.

Con un’unica scusante: anche il direttore di gara non riusciva a vedere nulla di quello che succedeva in campo. Vani i tentativi del presidente Santarelli di sospendere la partita, che si è trasformata in un massacro per gli ospiti. Per la cronaca, al rientro negli spogliatoi alcuni atleti della Rugby Fermo hanno accusato un principio di ipotermia mentre altri hanno abbandonato il campo a partita in corso. Prossima partita sempre in Umbria, ma a Perugia. In quali condizioni? Si chiedono preoccupati Colò e compagni.