Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Lo stile “italiano” di Kuhn

| ANCONA - Ottima esecuzione della Quarta sinfonia di Mahler e dei Quattro ultimi lieder di Strauss

di Giovanni Desideri

I Quattro ultimi lieder (Vier letzte Lieder) di Strauss hanno dato la misura: della bravura anche espressiva del soprano Michela Sburlati e della precisione dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Gustav Kuhn. Ieri sera al Teatro delle Muse. Un’interpretazione nitida, di musiche la cui principale caratteristica sembra essere una asciutta consapevolezza crepuscolare (testi di Hesse, l’ultimo di Eichendorff).
 
Della Quarta sinfonia di Mahler Kuhn ha fornito una bellissima interpretazione, più terrena che “celeste” (Das himmlische Leben/“La vita celeste” è il titolo della sinfonia, su versi tratti da Des Knaben Wunderhorn/“Il Corno magico del fanciullo”): una interpretazione “italiana”, nel senso di Mendelssohn, con tempi rapidi, brillanti. Con questo esaltando la musicalità dei primi due tempi.
 
E infatti sul secondo, per un attimo, il maestro non ha potuto che accompagnare l’orchestra con un accenno di canto: non certo esclusiva di Glenn Gould. Il terzo tempo è da dizionario multimediale: la definizione in musica del termine “spiritualità”. Più di un adagio di Beethoven.
 
Al quarto è tornata la bellissima vocalità della Sburlati. I primi versi si prestavano allo spirito della serata, appunto se invertiti, più in riferimento agli accenni sulfurei del secondo movimento che a quelli “celestiali” dell’ultimo medesimo: Noi godiamo i piaceri del cielo,/perciò fuggiamo le cose terrene (Wir genießen die himmlischen Freuden,/ D’rum tun wir das Irdische meiden). Sostituendo “cose terrene” a “cielo”.
 
Un neo? File vuote, nonostante la spettacolarità dell’esecuzione di una sinfonia di Mahler. Per il resto, come detto, ottima prova da parte di tutti i musicisti. Forse però l’organico della marchigiana, che arrivava ieri sera ad una settantina di elementi, si sarebbe avvicinato ancor di più ad un’“orchestra mahleriana”: diciamo con una cinquantina di elementi in più.

15/04/2005





        
  



4+2=

Altri articoli di...

Cultura e Spettacolo

31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji