E' pari a quattromilioni e trecentomila euro la somma che l’amministrazione comunale ha riservato nel bilancio alla realizzazione delle urbanizzazioni delle aree Pip nella zona industriale elpidiense.

Quindici ettari di terreno – tale è la superficie fondiaria interessata dall’operazione – che di fatto concretizzano un ampliamento della zona industriale esistente.

Un investimento consistente, quello previsto dall’amministrazione, che andrà ad urbanizzare aree la cui assegnazione ha seguito un passo rallentato e in merito alla quale gli amministratori hanno dovuto mettersi al lavoro – e lo sono tutt’ora – per mettere a punto un nuovo bando con il quale assegnare quel 40% di area ancora in cerca di un acquirente.

Le prenotazioni delle aree inizialmente previste si attestarono attorno all’80% dell’intera zona disponibile per poi ridursi nel momento della conferma della prenotazione soprattutto a causa di difficoltà che si abbatterono sugli imprenditori più piccoli.

Sul finire dello scorso anno gli amministratori  si sono trovati davanti ad una parte degli assegnatari, i più grandi, che avevano sottoscritto il contratto preliminare dando seguito alla manifestazione di volontà iniziale. Alcuni altri, soprattutto i più piccoli, gli artigiani, avevano invece chiesto la possibilità di ottenere una proroga al termine inizialmente previsto.

Da qui quel 40% ancora da assegnare. Si è prevista così una proroga scaduta poi il 3 dicembre, momento in cui si sono tirate le somme. Sull’intera operazione ha aleggiato, fin dai primi momenti, la sensazione che la risposta da parte degli imprenditori avrebbe segnato più il fallimento dell’operazione che non il successo.

Ora, alla luce delle conferme, si è arrivati a dover ancora assegnare un 40% che, di per se, rappresenta una buona fetta di quei terreni.

Ma gli amministratori a tal proposito sono piuttosto ottimisti e non mancano di alludere ad altre zone industriali limitrofe.

Consapevoli che le difficoltà economiche sono tutt’altro che passeggere gli amministratori stanno ora predisponendo un bando applicando dei “correttivi”, delle modifiche e degli accorgimenti che si estenderanno anche ai precedenti assegnatari.

A palazzo, dunque, si guarda con fiducia alla nuova area industriale e si tiene conto, soprattuto, del valore aggiunto che quell'area avrà alla luce delle novità in vista sul fronte della viabilità.

Ma se, da una parte, gli amministratori si dicono fiduciosi, c'è anche chi - principalmente dai banchi di minoranza - critica l'operazione sostenendo che l'investimento per le urbanizzazioni sia eccessivo e che si abbia il concreto rischio non vedere mai assegnata quella percentuale di terreni che ancora sono invendute.

Al momento si attende il nuovo bando per toccare con mano l'effetto che ciò produrrà in termini di acquisti da parte degli imprenditori del posto ma non solo.