Entrando in questo periodo, nei pomeriggi del martedì e giovedì, all’Hotel Calabresi si potrebbe quasi immaginare che finalmente il casinò di San Benedetto è diventato realtà. Ma ancora, purtroppo, non è proprio così anche se, nella hall del complesso alberghiero, ci sono roulette e tavoli da gioco vari.

La curiosa circostanza è data dal corso professionale di croupier, in pieno svolgimento, promosso dalla Confcommercio Provinciale, di concerto con il Centro Nazionale di Formazione Croupier, che già aveva compartecipato alla prima analoga esperienza formativa, sempre tutta di Confcommercio, del 1996. Il corso, che tra l’altro vanta il Patrocinio del Comune di San Benedetto, ha già entusiasmato, sin dalle prime lezioni, i 15 partecipanti (di cui 7 sono donne) i quali seguono con attenzione gli esperti docenti che si avvicendano ai “tavoli verdi”, al fine di acquisire l’agognata qualificazione professionale  ma soprattutto di imparare un mestiere che darà loro una immediata garanzia occupazionale, per il momento sulle navi da crociera, a breve sugli aerei ed in tutti i paesi Europei, ma non in Italia dove la proposta di Legge su “I parchi del divertimento”, autorizzatoria di nuove Case da Gioco è ancora in attesa di essere discussa alla Camera, nonostante abbia concluso l’iter in commissione già da 2 anni.

“Siamo fiduciosi – sottolinea il direttore Confcommercio Giorgio Fiori – che a breve ci saranno novità in proposito poiché esistono ben 4 sentenze della Corte Costituzionale che invitano il Parlamento a legiferare in materia e soprattutto esiste un divario enorme tra la realtà del nostro Paese e quella del gioco d’azzardo, già regolamentato in tutti gli altri Paesi Europei”.

“Intanto – aggiunge Fiori – prepariamo la professionalità con questo corso che si concluderà il prossimo 7 Aprile, ma a cui dovremo fare seguire una analoga iniziativa formativa, presumibilmente dopo l’estate, alla luce delle innumerevoli richieste pervenuteci  che però abbiamo potuto riscontrare per non più di 15 interessati. La voglia di acquisire una tale specifica professionalità è ben intuibile poiché non appena si realizzeranno nuovi Casinò (non meno di 10 secondo le previsioni) ci sarà bisogno di molta “manodopera” specializzata che non si potrà certo ingaggiare dalle attuali Case da Gioco italiane