Entro metà aprile l’apertura delle buste per la vendita della Copop di Porto d’Ascoli. L’annuncio arriva da uno dei tre commissari liquidatori nominati dal ministero delle attività produttive, l’avv. Ignazio Abrignani di Roma, che dice: “ormai siamo in dirittura d’arrivo, abbiamo solo il problema della pubblicità europea da dare al bando. La pratica è seguita dal notaio Nazzareno Cappelli di Ascoli. Ci sarà un periodo entro il quale i soggetti interessati potranno consegnare le loro offerte, quindi l’apertura delle buste e la decisione”.

 

La base d’asta per l’acquisto della Copop si aggira sempre intorno ai 22 milioni di euro e se in passato pare vi fossero diversi operatori interessati, compresi grandi gruppi nazionali, sembra che ora l’interesse non sia più così alto.

 

Da parte sua Luigi Falco, vicepresidente della Promarche (che gestisce attualmente la Copop), segnala che l’attività della cooperativa procede regolarmente, secondo il normale calendario di ogni anno.

 

Infine il sostituto procuratore di Ascoli Ettore Picardi, che segue invece la vicenda di presunti finanziamenti irregolari alla Copop da parte della Regione Marche: “entro marzo-aprile conto di concludere le indagini preliminari, in un senso o nell’altro, ovvero con una richiesta di archiviazione o di rinvio a giudizio. Alcune delle parti, compresi alcuni che pensavano di essere indagati pur non essendolo, stanno fornendo memorie difensive”.