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Il bilancio del carnevale 2005

San Benedetto del Tronto | Riflessioni sulla trascorsa edizione carnascialesca e proposte per il futuro

Il Carnevale sambenedettese

Archiviata l’edizione 2005 del Carnevale Sambenedettese con le dichiarazioni al vetriolo dell’Assessore Gabrielli contro Rai Tre Marche e senza l’attesa data di recupero della sfilata annullata per il maltempo, si possono tirare le somme.
 
Dal punto di vista dell’impegno, per i carristi è stata una rimessa, visto che mesi e mesi di lavoro prevalentemente serale e nei fine settimana non valgono due sole uscite, anche se di fronte a circa 25.000 spettatori complessivi.
 
Le condizioni climatiche non hanno favorito certo i corsi mascherati, ma era prevedibile che a gennaio si potesse andare incontro a giornate molto fredde e a problemi di questo genere. Qualcuno tra i carristi ha proposto per il prossimo anno di programmare la prima sfilata due settimane prima della domenica di carnevale, come avviene a Viareggio.
 
Questo permette la creazione di cartoline, video e altri gadgets da poter vendere poi al terzo e al quarto corso, quelli che coincidono con le giornate clou del periodo carnascialesco. L’introito della vendita, che potrebbe essere affidata alle associazioni dei carristi, andrebbe a supportare economicamente la realizzazione dei carri allegorici.
 
Inoltre, molti tra carristi e spettatori hanno detto che il percorso lascia a desiderare. Un’alternativa valida potrebbe essere la riproposizione del vecchio circuito che passava davanti alla Palazzina Azzurra, girava sopra al ponte del torrente Albula, rientrava per Viale Marinai d’Italia passando di fronte al Circolo Tennis “Maggioni” per poi tornare sul percorso attuale.
 
Questo circuito, di grandissimo impatto scenografico, visto che si snoderebbe interamente tra le palme e il mare, potrebbe anche essere recintato in modo da poter far pagare un biglietto di ingresso (ma questo potrebbe anche essere secondario) agli spettatori. Il problema principale sono i casottini del mercatino estivo che dovrebbero essere rimosse nel periodo di Carnevale per poi essere riposizionate sul viale.
 
Chi si accollerebbe le spese?
 
Ma torniamo alla realtà. La sfilata di martedì ha riproposto un antico problema: l’assenza di un “maestro di sfilata” che coordinasse tempi di passaggio ed esibizioni dei gruppi sul palco allestito da Radio Azzurra, radio ufficiale del carnevale sambenedettese. Qui dovrebbe agire d’imperio l’assessore Gabrielli, nominando una persona di sua fiducia che acquisirebbe pieni poteri e al quale tutti dovrebbero obbedire, pena l’espulsione dalla sfilata e una forte ammenda pecuniaria.
 
Troppi “buchi” tra i carri e un’indisciplina nella sfilata che in qualche caso sarebbe potuta diventare pericolosa, come nell’eccessiva vicinanza tra i primi due carri. Ancora: i problemi gestionali che sono sorti dopo la scissione sorta tra le due anime del carnevale (Amici del Carnevale e Cartapesta Sambenedettese) hanno creato degli inutili doppioni che hanno spiazzato la popolazione. Una su tutte, la doppia festa per i bambini del giovedì grasso. Anche qui urge il coordinamento dell’assessorato per fissare un calendario di feste da rispettarsi categoricamente.
 
Il silenzio di Rai Tre Marche sul carnevale sambenedettese è frutto anche di una cattiva esposizione mediatica della manifestazione. C’è bisogno di partire molto in anticipo con l’assegnazione dei compiti per iniziare un battage pubblicitario che diventa efficace solo se continuato nel tempo. Insomma, non si può far sapere che a San Benedetto ci sono i carri ed i gruppi solo qualche giorno prima della sfilata.
 
Serve un maggior impegno anche per pubblicizzare le manifestazioni in ambito interregionale, altrimenti resteranno riservate ai sambenedettesi e poco più. Uno stimolo potrebbe giungere dalla rinascita del concorso per il miglior carro ed il miglior gruppo, anche se per fare questo ci vuole denaro fresco che al momento potrebbe giungere solo dagli sponsor esterni e non certo dalle esauste casse comunali.

09/02/2005





        
  



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