Un film dalle forti emozioni e dagli alti valori morali ieri sera al Cinema Margherita di Cupra Marittima." Ferro3-La casa vuota" di Kim Ki-duk mette in risalto la figura di  Tae-Suk un "ladro di niente" che si intrufola negli appartamenti momentaneamente vuoti di famiglie partite per viaggi o lavoro e li cura con molta dedizione come fossero,per quel poco tempo in cui vi staziona, casa sua.

Cura le piante che vi trova, rimette in ordine,aggiusta gli elettrodomestici rotti finchè non finisce nell'appartamento di una bella ragazza, Sun-hwa e finisce per innamorarsene, finche lei esausta a causa del marito violento, fugge con lui e inizia anch'essa ad abitare appartamenti vuoti..quasi come diventando fantasmi per scoprire la vera libertà di esistere tra gli spazi e non solo nello spazio!

Tea-Suk finisce poi in carcere accusato ingiustamente dell' omicidio di un uomo che lui stesso ha trovato morto in uno dei tanti appartamenti visitati, ed in carcere accentua la sua voglia di sentirsi libero e quasi invisibile..imparando a muoversi senza farsi sentire e arrampicandosi fin sopra alla porta della sua cella per non farsi vedere dal guardiano del carcere attraverso la piccola finestrella sita nella porta e prendendosi gioco di lui..

Il culmine del suo volersi rendere invisibile si ha quando uscito dal carcere per riconosciuta estraneità rispetto alla morte dell'uomo sopra citato, torna a casa di Sun, per amarla di nuovo e questa volta non in assenza bensì in presenza del marito stesso, nascondendosi proprio dietro di lui come fosse la sua ombra, muovendosi nella casa coma fosse un fantasma e abitandoci definitivamente senza essere mai scoperto. Significativa è la scena in cui lei abbraccia il marito e mentre lo stringe a se bacia appassionatamente il suo vero amore Tae, in piedi proprio dietro di loro ma quasi astratto nel suo totale silenzio...

In tutta la durata del film i due protagonisti non parlano mai, sono solo i personaggi di contorno a parlare..per loro parlano gli sguardi, i sentimenti, i gesti, le sensazioni...un atmosfera surreale nella pur necessaria realtà, quasi a dirci che la vita non si capisce bene se sia fatta di sogno o realtà.