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Cecilia Gasdia incanta e diverte

San Benedetto del Tronto | Applaudita (da pochi spettatori infreddoliti) l’esibizione del soprano accompagnato dall’ottimo Ensemble Günther Sanin

di Giovanni Desideri

Un “Gran galà del nuovo anno” che resterà ben impresso nella memoria del pubblico presente (duecento spettatori al più, con ampi settori vuoti) quello di ieri sera al Palacongressi di San Benedetto, dove si è esibito il celebre soprano Cecilia Gasdia, accompagnato dall’ottimo Ensemble Günther Sanin, composto da Günther Sanin al violino, Fabio Rossato fisarmonica, Ivan Tibolla pianoforte, Ivano Avesani contrabbasso.

A pari merito la voce della Gasdia e gli arrangiamenti originali dei vari brani, curati da Sanin e Rossato, con molto tango e accenti jazz (Tibolla è allievo del pianista Enrico Pieranunzi).

Applausi convinti da parte del pubblico: di che vincere il freddo glaciale del Palacongressi a temperatura ambiente (esterna), come già avvenuto lo scorso anno in occasione del concerto con Salvatore Accardo.

Esibizione impeccabile quella della Gasdia, in un programma che spaziava dai classici a musiche meno impegnative: da Händel (“Lascia che io pianga”, da Rinaldo), a Rossini (“La chanson du bébé”), a Puccini (“O mio babbino caro”), da Modugno (“Tu si ‘na cosa grande”) a “Non ti scordar di me” di De Curtis, fino alla seconda parte della serata, con Bernstein (“Somewhere”, da West side story), “Angelitos negros” di Maciste, “Granada” di Lara e il “medley natalizio”, con musiche come “O Tannenbaum” e “We wish you a merry Christmas”.

L’ensemble si è esibito in brani soltanto strumentali come “El día que me quieras” di Gardel, “Czardas nova” di Gianmoena-Sanin, “Liber Tango” di Piazzolla e “Czardas” di Monti.

Né sono mancati alcuni bis: Gasdia divertita e divertente a raccogliere applausi, dopo essersi “impadronita” del pianoforte per una “O sole mio” in coro con il pubblico. Standing ovation per una serata di grande arte: vocale e strumentale.

03/01/2005





        
  



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