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Campagna Impararesicuri 2004: II Rapporto nazionale

| ROMA - I risultati dell'indagine di Cittadinanzattiva

Si è svolta di recente a Roma la Giornata nazionale della sicurezza scolastica promossa da Cittadinanzattiva - movimento di partecipazione civica che opera in Italia e in Europa per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini - con l'obiettivo di portare all’attenzione del Paese il problema della sicurezza scolastica.

Nel corso della giornata - che ha ottenuto il patrocinio del ministero dell’Istruzione, del dipartimento Protezione civile e l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica - sono stati presentati i dati della ricerca Impararesicuri, campagna nazionale per la sicurezza degli edifici scolastici.nazionale, realizzata dalla Scuola di cittadinanza attiva e condotta su duecento istituti scolastici dalla quale è emerso un dato preoccupante: una scuola su tre è ancora insicura.

Crolli di intonaco all'interno e all'esterno di varia entità in una scuola su tre, assenza di certificazioni (di agibilità statica, igienico-sanitaria e di prevenzione incendi) in una scuola su due, rappresentano alcuni dei principali fattori che rendono insicure le scuole italiane, così come la mancanza di adeguata segnalazione per le vie di fuga, l'assenza di estintori e la presenza di barriere architettoniche all'ingresso principale di una scuola su quattro.

Questi alcuni dei dati che emergono dal rapporto Impararesicuri che ha riguardato 200 edifici scolastici di 20 Province in 14 Regioni: Piemonte (Verbania, Alessandria); Liguria (Genova, Imperia); Lombardia (Milano); Veneto (Treviso); Toscana (Lucca); Umbria (Perugia); Lazio (Roma); Marche (Ancona); Campania (Caserta); Basilicata (Matera); Molise (Campobasso); Puglia (Foggia); Sicilia (Agrigento, Caltanissetta, Siracusa, Ragusa); Sardegna (Cagliari, Nuoro). Le classi interessate sono state 2823, per un totale di 54.495 alunni, 483 dei quali disabili.
II monitoraggio ha preso in considerazione quattro componenti, la cui sicurezza complessiva è stata valutata attraverso 18 fattori e 206 indicatori interni: gli edifici, la qualità, la prevenzione e vigilanza, l'organizzazione.

"Nonostante sia migliorata la sicurezza generale delle scuole rispetto al monitoraggio condotto lo scorso anno da Cittadinanzattiva - dichiara Adriana Bizzarri, responsabile della Scuola di cittadinanza attiva - e siano stati realizzati alcuni interventi strutturali per rispondere all'ormai imminente scadenza per l'adeguamento alla legge 626 (31 dicembre 2004), restano ancora molti punti dolenti".

Questi i fattori di insicurezza che emergono con maggior forza dal rapporto di Cittadinanzattiva:

- i crolli di intonaco di diversa entità hanno riguardato 72 delle 200 scuole monitorate e hanno interessato nel 20 per cento dei casi le aule (quindi il luogo in cui gli alunni trascorrono la maggior parte del tempo), nel 16 per cento il cortile, nel 13 per cento i corridoi e nell'n per cento i servizi igienici;
- in più di una scuola su tre (39 per cento) si trovano nelle aule banchi e sedie rotti o in cattive condizioni; sono presenti pavimenti sconnessi nel 16 per cento dei casi e finestre non integre nel 17 per cento; i livelli di illuminazione, aerazione e temperatura ambientale sono considerati appena discreti;
- permane una situazione gravissima per la certificazione degli edifici scolastici, per i quali manca nel 51 per cento quella di agibilità statica e igienico-sanitaria e nel 68 per cento quella di prevenzione incendi;
- le barriere architettoniche risultano presenti ancora in modo significativo nell'ingresso principale delle scuole (23 per cento, 1 su 4), nell'accesso al cortile (19 per cento, 1 su 5) e ai servizi igienici (sempre 19 per cento). Per quanto riguarda le aule, il 10 per cento presentano barriere.

Tra i servizi didattici l'oscar dell'insicurezza spetta alle palestre. Già grave il fatto che una scuola su quattro non disponga di palestra al proprio interno e siano utilizzate palestre esterne oppure aule libere all'interno della propria scuola o, ancora, il cortile. Dal punto di vista strutturale, è assente la porta con chiusura antipanico nel 27 per cento delle palestre monitorate; sono presenti segni di fatiscenza alle pareti nel 21 per cento dei casi; per quanto riguarda il servizio didattico, il 19 per cento delle palestre presenta attrezzature danneggiate e nel 41 per cento manca la cassetta di pronto soccorso. Grave anche la situazione per i disabili: il 21 per cento delle palestre ha barriere architettoniche e nella quasi totalità delle stesse (90 per cento) non ci sono attrezzature per portatori di handicap. (Fonte: Cittadinanzattiva)

09/12/2004





        
  



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