L’assessore ai Servizi Sociali, Elisabetta Baldassarri, parla del pranzo di solidarietà, organizzato per regalare un pò di festa ai soggetti più fragili: “Non capisco le critiche mosse al pranzo di solidarietà, non riesco a capire rispetto a cosa si parli di favoritismi. Il pranzo di solidarietà del 19 dicembre, per il quale sono disponibili 400 posti e non 350 come indicato sulla stampa, è dedicato agli anziani di Porto San Giorgio e ai soggetti più fragili, a tutte quelle persone che vivono la solitudine, che hanno problemi di emarginazione. Vogliamo che sia Natale anche per loro.

La manifestazione si terrà all’Auditorium della scuola media Borgo Rosselli come concordato nel corso di un incontro con i responsabili dei tre Centri Sociali degli anziani, individuando un luogo facilmente raggiungibile per gli anziani. Da parte mia c’era stata la proposta di utilizzare il PalaSavelli per avere più posti a disposizione ma ci sarebbero stati problemi con gli spostamenti. Ovviamente ci è sembrato doveroso dare spazio a associazioni come l’Unitalsi, da sempre in prima fila a sostegno dei disabili, e del Cespi che segue da vicino le situazioni più dolorose. E poi, i centri sociali, vicini agli anziani della città.

C’è un solo gruppo parrocchiale, ed è il gruppo della parrocchia di San Giorgio, anziani che hanno fatto espressamente richiesta per partecipare, così come è avvenuto lo scorso anno. Non ci saranno gli stranieri non comunitari perché insieme a loro organizzeremo una festa a gennaio nel corso della quale si riparlerà del regolamento della Consulta degli extracomunitari. Sinceramente non riesco a vedere lo scandalo, in sostanza ho elencato tutti i soggetti svantaggiati che vivono in città, dai disabili agli anziani alle persone sole ed emarginate che ricorrono alle cure del Cespi. Se non loro, chi dovrebbe partecipare al pranzo di solidarietà?”