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Dieci anni dalla morte di "Mister Volare": "Di blu mi sono dipinto, di blu mi sono vestito…"

Ascoli Piceno | Per gli italiani Domenico Modugno sarà sempre Mister Volare. Una parte del miracolo di "Nel blu dipinto di blu" fu dovuta alla sua esebizione straordinaria

di Andrea Carnevali

Domenico Modugno sarà sempre  Mister Volare per gli italiani del dopoguerra ma, soprattutto, per quelli sparsi per il mondo.

Nell'immagine che lo vuole sul palco, braccia aperte, urlare quel grido musicale di libertà. 
Una canzone che ricorda il sogno dell'uomo di volare - un brano musicale che  non si è mai sentita prima - .  La leggenda vuole che, circa un anno prima del '58, quando con "Nel blu dipinto di blu-volare", in coppia con  Johnny Dorelli vince la kermesse sanremese - canzone nata per caso - . Modugno vince tre Festival: questo è il primo. L'anno dopo, bissa con "Piove" e, nel 1962, in coppia con Claudio Villa, con "Addio Addio".

A "Nel blu dipinto di blu", meglio conosciuta come "Volare", è toccato un destino unico nella storia della canzone italiana: essere molto più che una canzone, piuttosto uno spartiacque, un segnalibro dei tempi, uno di quegl'indicatori che scandiscono irrevocabilmente un prima e un dopo.

Il blu fu un segnale inequivocabile: il cielo, il volo, il colore, una surreale e liberatoria istantanea proposta da una bella  faccia di italiano del sud con lo smoking bianco, le braccia spalancate da un impeto di generosa esuberanza, un sorriso che non ammetteva discussioni.

Il miracolo avvenne grazie all'intuizione di due giovani spiantati che cercavano fortuna e riscatto nella Roma dello spettacolo alla metà degli anni cinquanta. Per incredibile che possa sembrare quello di "Volare" è il primo testo scritto da Migliacci nel 1957.

La canzone "di blu mi sono dipinto, di blu mi sono vestito… per intonarmi al cielo, lassù nel firmamento, volare verso il sole… e volare volare felice più in alto del sole e ancora più su, nel blu dipinto di blu" comincia come un sogno ed evocava astratti voli verso il cielo. Ma sicuramente una parte del miracolo fu dovuta all'esebizione di Modugno nell'immaginario canoro-televisivo degli italiani.

La canzone possedeva una contagiosa energia, e non solo in Italia. L'effetto Volare si é propagato in tutto il mondo, da New York a Karachi, ed a tutt'oggi è  la più nota canzone italiana nel mondo, reinterpretata in continuazione in ogni stile immaginabile, dal flamenco dei Gipsy Kings allo straziante e vellutato soul di Ray Charles.

31/12/2004





        
  



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