Pomeriggio all’insegna dell’arte quello organizzato dall’Inner Wheel di San Benedetto: il professor Luigi Morganti, ospite della socia onoraria Silvana Scaramucci, ha tenuto un’interessante e suggestiva conferenza su “L’arte allo specchio tra finzione e realtà”.

 

Luigi Morganti, docente di Storia dell’arte al Liceo Scientifico di Ascoli, artista, esperto di costumi antichi e costumista della Quintana, ha affabulato l’attenta platea delle socie con un percorso storico ed artistico che, partendo dall’inquietante quadro “San Gerolamo” di Antonello da Messina e passando attraverso la ricca pittura di Velasquez, è arrivato al surrealismo di Magritte.

 

Ogni quadro studiato e osservato dall’attento occhio critico di Morganti è stato visto come un’inquadratura cinematografica, come se i pittori, ancor prima dell’avvento del cinema, conoscessero il linguaggio dell’immagine così come ce lo propongono oggi i registi.

 

“Tutto è iniziato dopo aver assistito molti anni fa ad una conferenza a Roma di Alfred Hitchcok”, ha raccontato Morganti, “in quell’occasione il grande regista disse una frase che è rimasta scolpita nella mia mente: - ogni volta che scelgo un’inquadratura ho sempre in mente il San Gerolamo di Antonello da Messina- ”.

 

Ecco quindi il racconto di Morganti dipanarsi tra il sacro e il simbolico, tra la scelta dei soggetti da parte dei pittori che hanno reso grande la storia dell’arte e l’avvincente narrazione delle vicende che hanno portato alla realizzazione di un capolavoro.

 

Un pomeriggio indimenticabile per il club sambenedettese, in un viaggio meraviglioso nel tempo e nello spazio.