La F.I.BA Confesercenti Marche, anche dopo la scadenza del 15 dicembre che sancisce l’entrata in vigore della legge sull’aumento del canone demaniale della modica percentuale del 300%, nonostante tutto è ancora fiduciosa sulla possibilità che venga annullata tale decisione.

Facciamo tuttavia notare che, quando un commerciante qualsiasi è costretto ad aumentare i prezzi anche se in percentuali infinitamente piccole,  viene tacciato di essere ladro.

 

Come dovrebbe, allora,  essere qualificata l’azione del governo che si presenta ancora con un aumento dei canoni demaniali del 300%?

Nonostante tutto, noi crediamo che ci siano ancora margini, di tempo e di trattativa, per soluzioni concordate tra governo ed i rappresentanti di categoria dei concessionari di spiaggia.

Vogliamo e dobbiamo tornare a discutere perché l’impatto di questo sconsiderato aumento produrrà danni irreparabili all’economia turistica italiana, all’occupazione impegnata annualmente nel settore ed a tutto l’indotto collegato al turismo balneare.

Certamente, se non ci saranno comunicazioni urgenti del governo, saremo costretti a tornare a dimostrare la nostra rabbia, tornando in piazza a protestare, coinvolgendo addetti e cittadini per questa supertassa sulla vacanza balneare: per i danni immediati alla categoria e per il conseguente ridimensionamento dei posti di lavoro che saremo costretti a fare.

 

Siamo all’esasperazione sia come organizzazione sindacale, sia come lavoratori del settore perché  sono state rifiutate le nostre richieste di incontri, più volte promessi ma mai concessi, per  confrontare e chiarire  le reciproche posizioni.

 

Siamo ancora convinti che una soluzione esista già: applicare la  L. 494/ 93 adottata con D.M n° 342/98 applicando il  canone alle concessioni demaniali secondo le valenze turistiche delle spiagge.

 

Dopo le manifestazioni di “Natale in piazza….. speriamo di no”, stiamo già organizzando la protesta dalla primavera in poi (fino  a tutta l’estate), comunque in anticipo rispetto alle elezioni regionali,  per sensibilizzare la clientela  e tutti i cittadini come, mentre si sbandierano riduzioni di tasse il governo ci tartassa con un ‘inconcepibile aumento del 300% dei canoni che comporta un inevitabile aumento delle tariffe balneari, con una possibile riduzione dei servizi, compromettendo immagine e competitività di settore.

 

No a questa tassa sulla vacanza al mare!

 

La protesta consisterà nell’affissione in tutti gli stabilimenti di manifesti, con la distribuzione di volantini sotto ogni ombrellone per sbugiardare  i tanti Pinocchi della politica nazionale.

 

Da questo tipo di protesta ci aspettiamo una conferma delle molte adesioni già riscosse nell’estate scorsa.

 

Nonostante tutto, torniamo a dirvi: dateci risposte rassicuranti; preoccupatevi dei problemi reali della nazione; fate e fateci fare un buon Natale.