Il mare lungo la costa fermana ha fatto registrare valori batteriologici alevati, che potrebbere mettere a rischio la riaperura della pesca alle vongole, c'è tensione fra gli operatori del settore. Secondo il Piano di controllo trimestrale voluto dalla Regione Marche per monitorare la situaizone delle acque non ci sarebbero dubbi, le piogge abbondanti degli ultimi giorni hanno riversato in mare molti detriti che hanno fatto salire i valori batteriologici.

“Il fattore principale di questa situazione – ha commentato l’ispettore veterinario dell’Asl 11 di Fermo Paolo Ascani – sono sicuramente i fiumi che in questi giorni e con le abbondanti piogge hanno finito per riversare in mare tantissimo materiale. Il risultato è semplice ad alcune profondità stabilite, nei punti di fronte la foce del fiume Tenna, di Lido di Fermo, a Marina Parmense e Pedaso in prossimità del fiume i livelli batteriologici sono risultati postivi. Questo potrebbe avere ripercussioni sull’inizio della pesca alle vongole”.

Una situazione molto scomoda per i vongolari che sono già fermi da novembre come imposta dal fermo pesca attuato per dare la possibilità ai molluschi di crescere. Un fermo che dovrebbe interrompersi a marzo ma che considerando gli ultimi avvenimenti ambientali, potrebbe ulteriormente prolungarsi trascinando con se le inevitabili conseguenze per l'economia della pesca alle vongole che negli ultimi anni ha subito diverse crisi tanto che gli stessi vongolari vivono oramai in un clima di persistente timore.