Tra sabato e domenica scorsi, sono finiti altri tre maghrebini in manette: Hellel Arbi Ben Bechir, 35 anni, tunisino, il connazionale Ali' Ben Fraj, 36 anni, e  l'algerino ventinovenne Ramadam Kawoche. I tre, sopresi in giro per la citta' mentre cercavano di mimetizzarsi all'interno delle rispettive comunita', si trovano ora nel carcere di Montacuto.

L'operazione denominata "Tunisi Uno", collegata a una cinquantina di casi di  overdose, tre dei quali mortali, avvenuti ad Ancona fra ottobre 2002 e settembre 2003, ha gia' portato all'arresto di dieci spacciatori tunisini ad Ancona, Pesaro, Camerino, Sciacca e Bergamo su ordine del gip Sergio Cutrona, che ha spiccato altri 7 ordini di custodia cautelare.

L'indagine, coordinata dal pm Paolo Gubinelli, ha permesso di individuare due organizzazioni parallele, in alcuni affari collegate fra loro, che ogni giorno erano in grado di rifornire decine di tossicodipendenti ad Ancona, Osimo e Falconara.

'Tunisi Uno' fa seguito all' operazione 'Aracne', che nel 2000 aveva portato all'arresto di 23 italiani, accusati di controllare, all'epoca, l'attivita' di spaccio ad Ancona (in particolare nei pressi del Sert) e nei comuni vicini.

Dopo quegli arresti, il mercato dell'eroina era passato nelle mani di immigrati nordafricani, in gran parte domiciliati nel quartiere anconetano degli 'Archi'.