Si diradano le nebbie sulla mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di San Benedetto Martinelli, firmata da 16 consiglieri (maggioranza trasversale) e protocollata l’11 ottobre scorso. I due consiglieri di AN che l’avevano sottoscritta, Eldea Angellotti e Stefano Nico, dicono di aver chiarito ogni cosa con il sindaco e che voteranno contro.

La mozione verrà discussa in un consiglio comunale appositamente convocato, forse per giovedì 4 novembre.

La Angellotti rinvia ai prossimi giorni ogni commento alla propria decisione. Sottolinea soltanto che voterà contro la sfiducia e che ha già chiarito “tutto” in un colloquio con il sindaco.

 

Più loquace Stefano Nico: “ho firmato quella mozione in assoluta indipendenza dal partito e anche da Eldea Angellotti. Tra noi cinque firmatari del centrodestra ognuno aveva una ragione diversa dagli altri per firmare. Posso dire che io non ero contro Sestri, ma i miei motivi non li dico. Dico solo che ora sono rientrati. Lunedì scorso ho avuto un colloquio con il sindaco, durante il quale abbiamo chiarito alcune cose. Non gli ho chiesto nulla, perché non ambisco a poltrone, né ad incarichi di nessun tipo. Faccio politica solo perché sono innamorato di San Benedetto e il più delle volte ci ho rimesso dal punto di vista economico e personale. Non devo nulla a nessuno e nessuno deve nulla a me. Poi è vero che con Pasqualino Piunti ho un legame molto forte, al di là della politica: Piunti è quasi un padre per me”.

Infine una critica ad AN: “purtroppo nel mio partito inizia a mancare un po’ di armonia e di sintonia, e questo naturalmente non riguarda il sindaco. Personalmente sono un po’ deluso da alcune situazioni che si sono create in AN. Diciamo che avrei preferito più unità al suo interno.”

Dichiarazione di voto anche da parte di Giovanni Chiarini del Gruppo Misto, che ha firmato e consegnato al protocollo la mozione: “confermerà con il voto a favore la mia firma sulla mozione. Non faccio considerazioni su chi ha fatto un passo indietro. Ci penseranno loro stessi a giustificare in consiglio comunale perché hanno cambiato idea”.

Vincenzo Rosini della Lega Nord, il cui voto a favore della mozione è scontato, osserva semplicemente che il voto in aula “chiarirà la posizione di ogni consigliere: o di qua o di là”.