L’individuazione di un tratto di mare antistante San Benedetto per un allevamento sperimentale di cozze (“miticoltura”) aveva sollevato nelle scorse settimane le proteste della marineria locale, preoccupata per l’intralcio che quel progetto avrebbe potuto creare alla normale attività peschereccia. Il progetto viene portato avanti dall’IPSIA.

 

Per tentare di risolvere la questione si sono incontrate ad Ancona, lunedì 18 ottobre, tutte le parti interessate: rappresentanti della marineria, dell’IPSIA e della Capitaneria di Porto di San Benedetto e della Regione Marche. Sono stati evidenziati due precisi punti di contrasto che hanno fatto salire il dissenso della marineria locale: la sicurezza dei natanti in fase di ingresso nel porto e il tratto di mare che verrebbe inibito alla pesca.

 

L’IPSIA ha dato la sua disponibilità a rivedere il posizionamento del progetto sperimentale di miticoltura, in linea con le osservazioni della marineria, e la Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto e la Regione Marche si sono dette d’accordo ad assecondare questo cammino. Si è convenuto pertanto di procedere per un diverso posizionamento dell’impianto di allevamento di cozze, che preveda un suo spostamento a sud del porto di San Benedetto del Tronto ed il suo arretramento entro le tre miglia dalla costa.

 

La marineria ha chiarito di non avere nulla in contrario al progetto sperimentale che l’Istituto Professionale di Stato mette in opera in campo marittimo; chiede però di poter difendere il suo spazio vitale (il mare) e la sicurezza dei suoi natanti, trovando soluzioni condivise.