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Bozza del nuovo PRG: Martinelli convocherà la commissione urbanistica per discuterne subito

San Benedetto del Tronto | Verrebbe così aggirato il voto della commissione. La discussione in maggioranza e minoranza, tra mozioni di sfiducia e di fiducia

di Giovanni Desideri

il Comune di San Benedetto del Tronto

Il sindaco di San Benedetto del Tronto Domenico Martinelli tenta di accelerare sul nuovo Piano Regolatore, convocando in prima persona la commissione urbanistica per discutere da subito la bozza del nuovo Piano Regolatore, predisposta dal progettista incaricato, prof. Bellagamba.
 
Martinelli aggirerebbe in questo modo l’orientamento espresso dalla commissione urbanistica nella seduta di venerdì 15 ottobre, ovvero il rinvio dell’esame della bozza, per consentire l’esame di tutti gli strumenti urbanistici disponibili e di tutti i provvedimenti adottati o solo presentati presso il Comune in materia di urbanistica, dal 1990 ad oggi. In una parola: ostruzionismo della minoranza.

Progetti. Martinelli continua il suo silenzio stampa, dichiara soltanto di avere progetti per la città, che alla città non ritiene di dover spiegare a mezzo stampa. Sembra nondimeno che abbia trascorso la mattina di oggi, lunedì, a valutare i termini di legge proprio per convocare la commissione urbanistica, in luogo del suo presidente Vincenzo Rosini.

Ricucire. Continuano intanto i contatti all’interno della maggioranza, per tentare di ricucire gli strappi determinati, inter alia, dalla presentazione della mozione di sfiducia da parte di una maggioranza trasversale di 16 consiglieri. Attualmente in discussione, oltre a questo documento, anche una “mozione di fiducia” che il coordinatore comunale di Forza Italia Paolo Forlì vorrebbe presentare, (appoggiato dall’UDC) “per ufficializzare tutti i passaggi di consiglieri dai gruppi per i quali furono eletti nel 2001, a nuove formazioni.”

Vacatio. “La possibilità di una “mozione di fiducia” – conclude Forlì – non è prevista dalle norme, come non è prevista la possibilità di un aggiornamento della composizione delle commissioni consiliari. Pino Nico, per esempio, attualmente capogruppo dell’UDC, fu eletto nel centrosinistra per la Lista Calvaresi. Rosini, all’opposizione come capogruppo della Lega Nord, fu eletto nella Lista Martinelli, ecc. Stiamo valutando se è possibile superare la vacatio di legge che fa sì che nelle commissioni questi consiglieri siano conteggiati in uno schieramento che non è più il loro.”
 
“Potrebbero.” Il coordinamento comunale di Alleanza Nazionale si è riunito venerdì (prima e durante la commissione), alla presenza del presidente regionale del partito Carlo Ciccioli, di quello provinciale Guido Castelli, oltre che degli esponenti locali di AN. Il comunicato stampa è firmato da Castelli e Ciccioli, che ribadiscono l’appoggio del loro partito all’amministrazione. Lo stesso documento non riporta i nomi dei consiglieri di AN Eldea Angellotti e Stefano Nico, tra i firmatari della mozione di sfiducia. Tanto meno garantisce che non la voteranno. Sembra però che in questo caso potrebbero essere espulsi dal partito.

La cena. Questa sera si incontreranno a cena a Grottammare i gruppi consiliari dei partiti che sostengono Martinelli. Saranno presenti i parlamentari (on. Scaltritti di Forza Italia e sen. Ciccanti dell’UDC), i coordinatori comunali, i consiglieri comunali. Non invitati i quattro del gruppo di Azione Indipendente, usciti da Forza Italia ma non costituiti in un “partito” (meditano di rientrare in FI sol che cambi la linea e il coordinatore provinciale del partito, attualmente l’on. Scaltritti).

L’opposizione. Per l’opposizione, sulla mozione di sfiducia, parla il coordinatore comunale dell’Ulivo Giovanni Gaspari: “confido nel fatto che i cinque firmatari della mozione di sfiducia non eletti nel centrosinistra si comportino con coerenza e intelligenza, votando in aula il documento. Del resto non sono gli individui ad aver decretato la fine dell’amministrazione Martinelli, ma i partiti. Nel caso però che qualcuno di quei cinque non confermasse il proprio orientamento, noi dell’opposizione potremmo sempre sperare nel supporto di molti altri consiglieri di maggioranza: dal 2001, persino nei più alti scranni del consiglio, sono pochissimi quelli che non hanno mai firmato qualcosa di simile ad una mozione di sfiducia.”

18/10/2004





        
  



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